Nel Vibonese torna la Festa dell’Accoglienza: accolta Kalabria Trekking

La manifestazione è promossa dall’associazione Familia de Rubro Monte con l’intento di omaggiare chi dà lustro alla Calabria

Dopo due anni di stop dettato dalla pandemia, a Monterosso Calabro è tornata la “Festa dell’accoglienza”, manifestazione organizzata dalla prestigiosa associazione “Familia de Rubro Monte” per omaggiare-o meglio, accogliere- quelle personalità o quelle associazioni che, attraverso il proprio operato, conferiscono lustro alla Calabria. Ad essere accolta, quest’anno, è stata Kalabria Trekking (nella persona del suo presidente, Lorenzo Boseggia), importante realtà sportiva che sta valorizzando l’intera regione, con Monterosso spesso al centro delle iniziative promosse.

“Accoglienza è gioia, è bellezza, è quell’abbraccio che tanto è mancato negli anni scorsi” ha affermato il presidente dell’associazione organizzatrice, Giuseppe Crispino, nell’aprire l’evento, per poi proseguire con la presentazione di Kalabria Trekking e delle attività dalla stessa intraprese. Crispino ha spiegato tutto ciò che l’associazione sportiva ha fatto per valorizzare l’entroterra calabrese, in particolare mediante il “Coast to Coast”, manifestazione di trekking che attraversa la regione dallo Jonio al Tirreno, da Soverato a Pizzo Calabro, passando per Monterosso. Boseggia ha parlato dei progetti escursionistici futuri, che coinvolgeranno i bambini, gli artisti, gli imprenditori e, più in generale, l’intera comunità monterossina e non solo. Molte iniziative sono realizzate in collaborazione con la Familia de Rubro Monte: tra queste vi è l’Urban Trekking, cammino escursionistico che si snoda all’interno di Monterosso per conoscerne la storia e i posti più belli.

Come spiegato da Eugenio Farina, membro dell’associazione Familia de Rubro Monte e segretario organizzativo della Festa dell’Accoglienza, Kalabria Trekking si va ad aggiungere alle illustri personalità accolte nelle edizioni precedenti, ossia: il professore e giornalista Giuseppe D’Agostino, il cavaliere del lavoro Pippo Callipo, lo scrittore e critico letterario Giacinto Namia, monsignor Giuseppe Fiorillo, la fondazione Nicola Liotti (nella persona della sua fondatrice Nella Morano), il fondatore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani, il maestro orafo Gerardo Sacco, la giornalista Karen Sarlo, la pittrice Wilma Pipicelli, l’onorevole Mario Tassone, il console Giovanni Bianco e l’antropologo Giuseppe Cinquegrana.

Fonte: ilVibonese

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