Dal titolo “I luoghi dell’uomo: culture in dialogo” è riservata a tutte le classi delle superiori e alle IV e V classi delle elementari
Conoscere la propria cultura e costruire competenze interculturali per vivere consapevolmente in un mondo globalizzato. Questo è il tema centrale che ha scelto quest’anno l’associazione “Culture a confronto” per la nuova borsa di studio intitolata “I luoghi dell’uomo: Culture in dialogo”, riservata a tutte le classi dei vari indirizzi dell’Istituto di istruzione superiore di Tropea e alle classi IV e V della scuola primaria dell’Istituto “Don Francesco Mottola” di Tropea. I premi in palio per le superiori sono 250 euro per ogni indirizzo scolastico, mentre per le elementari il premio consiste nella visita guidata di un giorno presso il museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. «L’obiettivo è quello di valorizzare alcuni aspetti fondamentali delle tradizioni locali calabresi e di elaborare opportuni percorsi didattici, indirizzati alle scuole, per promuovere il dialogo tra culture diverse – ha fatto sapere il presidente dell’associazione Andrea Addolorato – . Si potrà sfruttare il materiale documentario custodito nelle biblioteche e negli archivi comunali, i risultati di indagini sul campo ma anche mettere in luce le individuali abilità creative e operative degli studenti. Questo al fine di educarli alla socializzazione, all’ascolto dell’altro e allo sguardo positivo del mondo».
Una borsa di studio, quindi, per rendere evidente «l’importanza dell’interculturalità e della conoscenza, della riappropriazione e promozione del patrimonio demo-etno-antropologico». Le classi partecipanti sono invitate a presentare i personali risultati delle ricerche, degli approfondimenti e della sintesi finale sotto forma di: un articolo di giornale corredato da immagini; di un prodotto multimediale (video, sito web, o altro elaborato digitale); di un’opera pittorica o un’opera teatrale registrata in video sui quesiti dettati nel bando relativi al patrimonio culturale delle comunità della provincia di Vibo Valentia e al possibile loro confronto con altre culture.
Fonte: ilVibonese