L’associazione, inoltre, ribadisce la necessità di una maggiore tutela dei nidi e degli ecosistemi costieri da parte di tutti
Il mese di giugno coincide con l’avvio delle campagne di monitoraggio condotte dai volontari del Wwf a tutela dei nidi che la tartaruga marina Caretta caretta depone sulle coste calabresi. Il monitoraggio, come per gli anni passati, rientra nell’ambito del Progetto TartAmar 2023 del Wwf in collaborazione con il DiBest dell’Università della Calabria che, oltre all’individuazione del nido attraverso la ricerca delle tracce dopo la deposizione, prevede il controllo e la salvaguardia fino al momento della schiusa delle uova. Dopo i primi casi documentati proprio dal Wwf negli anni ’80, le successive ricerche condotte dal Dipartimento di Ecologia dell’UniCal hanno permesso di accertare che la Calabria, insieme alla Sicilia, detiene il record tra le regioni italiane per numero di nidi deposti.
Purtroppo la massiccia urbanizzazione delle nostre coste, con la presenza diffusa di varie strutture turistiche, rappresenta un pericolo per gli stessi nidi, sia per le operazioni di “pulizia “dei lidi mediante l’uso di mezzi meccanici quali ruspe, trattori ecc. , che possono schiacciare le uova deposte, sia per l’inquinamento luminoso che spinge i neonati al momento della schiusa a dirigersi in direzione opposta al mare, condannandoli a morte. Da qui l’appello che ogni anno, in coincidenza con i primi casi di nidificazione che si registrano proprio in giugno, il Wwf lancia un appello a tutti i comuni costieri e a tutti i gestori di lidi e strutture turistiche, affinché si astengano dall’uso di mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge, veri e propri ecosistemi in molti casi tutelati da norme internazionali e nazionali per l’importanza che rivestono per specie animali e vegetali sempre più rare, dalla tartaruga marina, al piccolo Fratino, uccello che nidifica proprio sulle coste, fino alle diverse e straordinarie piante che vegetano solo sulle dune.
Per ribadire la necessità di una maggiore tutela dei nidi e degli ecosistemi costieri rispetto alle minacce elencate, è intervenuta recentemente la Regione Calabria con una lettera a firma del Dirigente del Settore 3 “Parchi e Aree Naturali Protette” del Dipartimento Territorio e tutela dell’Ambiente, dott. Giovanni Aramini indirizzata a tutti i comuni costieri e all’Ente Parchi Marini. La lettera del 30 maggio scorso ricorda a tutte amministrazioni interessate le norme che tutelano la Caretta caretta, nonché i vincoli e i divieti previsti da precedenti Delibere Regionali, tra cui il divieto di utilizzare mezzi meccanici per la pulizia dei lidi, l’uso di mezzi fuoristrada, o addirittura sbancamenti delle dune. In base alle recenti norme della “ L. R. sulle aree protette e sistema regionale della biodiversità”, (la n. 22 del 24 maggio 2023), le sanzioni amministrative previste a seconda dei casi vanno da 250 a 1500 euro, che salgono fino a 9000 euro per interventi effettuati senza la previa Valutazione di Incidenza. L’iniziativa regionale non può che essere accolta con soddisfazione dai volontari del Wwf, impegnati da decenni in Calabria per la tutela delle tartarughe marine, che auspicano a questo punto una convinta adesione dei sindaci, degli amministratori e di tutti i gestori di strutture turistiche, per assicurare un futuro non solo alle tartarughe, ma anche alle nostre coste per troppo tempo deturpate.
Fonte: ilVibonese