‘A Filanda ricorda con una mostra il genio di Totò

Riceviamo e pubblichiamo

Totò disse, nel corso della sua ultima intervista, “Nessuno mi ricorderà”, ma così non è stato.

È proprio dal vivido e intramontabile ricordo di questo grande artista che è nata l’esigenza, fortemente sentita, di organizzare la mostra antologica a lui dedicata “Nessuno mi ricorderà”, dal 14 al 19 giugno nelle gallerie del Complesso del San Giovanni a Catanzaro.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di raccontare, attraverso significative immagini, l’anima artistica di Totò e la sua profonda e contagiosa passione.

Totò parlava una lingua universale capace di arrivare dritta al cuore e di colpire forte, così come il suo “friccicariello” senso dell’umorismo.

La Mostra rappresenta, altresì, un modo per non dimenticare un passato difficile, inciso dal conflitto, spezzato dalla povertà e dalla pausa della guerra, dove la figura di Totò ha dato vita ad una commedia di umanità, intrisa della quotidianità di un’epoca vissuta con coraggio e perseveranza.

Questa iniziativa è uno strumento per raggiungere generazioni diverse nonché l’occasione di creare un momento di condivisione di valori storici e sociali.

L’anima profondamente napoletana di Totò è artefice di un dialogo universale, attraverso il quale non è mai stato pronunciato un vero “addio”, ma solo un “arrivederci”, perché la voce di Totò è attuale al punto tale da non poter essere annichilita dalla sua morte. Totò ha resistito all’oblio grazie alla forza della sua anima.

Né può essere dimenticato il forte senso di solidarietà appartenente ad un animo profondamento generoso, tale da diventare esempio indiscutibile anche per le nuove generazioni.

Proprio per questa ragione, si auspica la partecipazione alla Mostra anche degli studenti, poiché successori nella costruzione di una società fondata sui valori della dignità umana, della solidarietà e della comprensione vero gli “invisibili”.

Questo è il messaggio che speriamo possa essere accolto attraverso una forte partecipazione, perché partecipare significa condividere, trasmettere, educare.

Concludiamo, ricordando un passo della galvanizzante poesia “A livella” del grande Totò, con la quale ha trasmesso il messaggio dell’uguaglianza attraverso la sua irriverente e geniale simpatia:

“ Ma chi te cride d’essere…nu ddio?
Ccàdinto,’o vvuocapi,casimmo eguale?…
…Muortosi’tu e muorto so’ pur’io;
ognuno comme a ‘na’atoé tale e quale”.

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