Ancora un successo targato Gruppo FAI Giovani Vibo Valentia che ha organizzato nell’ampio comprensorio del comune di Ricadi le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
La “Passeggiata tra le torri e i musei di Capo Vaticano… in compagnia di Donna Canfora” ha attirato centinaia di persone che hanno potuto ammirare beni ancora troppo poco conosciuti, come la vasta rete di musei diffusi grazie all’interessamento di Vincenzo Calzona, responsabile del Mu.Ri., Museo Civico di Ricadi, oppure che non erano accessibili perché privati
Prima tappa è stata il Museo delle Torri, ex casa coloniale, punto di raccolta della storia delle torri dalla loro realizzazione ai giorni d’oggi, quindi, Torre Marrana, forse la torre strutturalmente meglio conservata del litorale vibonese, poi Torre Ruffa, di proprietà privata e prospiciente un suggestivo costone roccioso degradante verso il mare, eccezionalmente aperta al pubblico per le Giornate FAI.
I visitatori, che hanno anche potuto usufruire di un trenino messo a disposizione dall’amministrazione comunale, hanno potuto ammirare il Museo demo-etnoantropologico e dell’olio, ospitato all’interno dell’ex oleificio “Marcello Sculco”, uno dei primi della zona a convertire la produzione da tradizionale-animale ad energia elettrica. Per finire, nel famoso belvedere di Capo Vaticano, dove all’interno del Museo del Mare si è potuto vivere umoo spaccato del mondo dei marinai calabresi. Dagli antichi attrezzi per la navigazione e la pesca, a mappe e antiche planimetrie del Faro, passando per le vetrine ricche di conchiglie del Mediterraneo ed esotiche, il museo interpreta pienamente la vocazione della pesca del territorio, di origine romana. Non a caso, è allestito all’interno di una ex vedetta della Marina, che fino a metà del Novecento aveva funzione di “faro diurno”.
infine l’apertura riservata ai soli iscritti FAI, Casa Berto, tappa finale del tour. La residenza realizzata negli anni ‘50 dal grande scrittore del Novecento Giuseppe Berto, nei pressi della punta più estrema del famoso promontorio di Capo Vaticano, che viene mantenuta ancora oggi per volere della famiglia così come è stata pensata dall’autore. E proprio qui da anni Antonia Berto, perfetta padrona di casa, porta avanti il tradizionale appuntamento estivo di “Estate a Casa Berto”, fortemente voluto per tenere vivi i luoghi del padre.
Fonte: Zoom24