Sono comunità di seconda accoglienza, quelle che sono nate dal Sistema di Protezione per Rifugiati e Richiedenti Asilo. Quelle che accolgono minori non accompagnati o adulti in numero non superiore alle dieci unità o, nel caso dei maggiorenni, un massimo di 16 persone, in due moduli gestionali. E questo dà la possibilità di svolgere un lavoro efficace, favorisce uno stile di familiarità, uno spirito fraterno che facilita i rapporti, stimola la voglia di riscatto, fa rinascere la speranza e consolida la voglia e l’impegno di un inserimento sociale a tutto tondo. Per questo, dicono gli operatori sociali di Città Solidale, è necessario ed importante lavorare per facilitare l’integrazione e abbattere muri e pregiudizi, mostrando il volto bello della diversità che aiuta a superare la paura e la diffidenza, orientando la vita di tutti, italiani e stranieri, verso una dimensione Altra dell’esistenza che qualifica, con la sua bellezza, la nostra presenza in questo mondo.
Ecco, allora, che alle persone straniere vengono offerti corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana, la possibilità di sperimentarsi nel volontariato, non da soli ma insieme agli italiani, per offrire aiuto e sostegno nei luoghi di cura e di bisogno, tirocini formativi che preparano e spesso, alla loro conclusione, inseriscono nel mondo del lavoro, come anche momenti di animazione e valorizzazione del tempo libero (gite, serate di amicizia, condivisione della mensa con scambio di piatti tipici delle terre di provenienza, passeggiate ecologiche …) grazie a gruppi di volontari (scout, parrocchie, associazioni). Inoltre, in questi mesi, con l’ausilio e il patrocinio del Servizio Centrale che gestisce il sistema Sprar e la collaborazione del territorio, sono stati anche attivati dei laboratori di formazione che, oltre a rafforzare il lavoro per l’integrazione, sono anche mirati all’autonomia dei beneficiari. Un Laboratorio di apicultura, che vede la collaborazione dell’Associazione AMA.M.I (Amaroni Miele Italiano) e la partecipazione di beneficiari adulti degli SPRAR di Gasperina e Girifalco e adulti del Comune di Girifalco.
Il laboratorio prevede 8 moduli teorici e 2 pratici, con la visita ad un apiario ed anche attività di produzione del miele. La sede di svolgimento è l’asilo S. Rocco, messo a disposizione gratuitamente da don Orazio Galati, parroco di Girifalco, con la docenza di Giuseppe Olivadoti, produttore di Miele ad Amaroni, che si è offerto di tenere le lezioni con spirito di gratuità. Un secondo laboratorio vede il coinvolgimento dei beneficiari accolti nelle due strutture SPRAR per minori stranieri non accompagnati del Comune di Catanzaro (con sede a Squillace) ed in quelle per adulti di Girifalco e Gasperina. In questo caso sono in atto attività di cucina, con l’ausilio di una cuoca professionista e, per una parte del corso di formazione, della Scuola italiana della pizza “La Fabbrica dei mestieri”. E’ certamente un modo per conoscere la nostra tradizione culinaria e quindi anche del territorio e per far vivere, attraverso l’elaborazione di piatti etnici, le culture dei paesi di origine dei beneficiari. Durante le lezioni gli stranieri hanno anche modo di dare mostra della bontà dei loro piatti tipici, favorendo anche la degustazione che è sempre strumento propizio per favorire i rapporti e l’amicizia. E ancora, un laboratorio di riciclo creativo che vede impegnati soprattutto gli ospiti del Comune di Girifalco, ma anche alcuni che provengono da Gasperina e da Squillace. Il laboratorio di riciclo creativo ha lo scopo principale di far capire agli ospiti quanto sia importante riciclare il materiale che va in disuso e quanto sia possibile, attraverso la creatività, modellare oggetti nuovi, colorati e di facile utilizzo. Infine, un laboratorio sportivo che vede impegnati, trasversalmente, gli ospiti di tutte le strutture gestite da Città Solidale.
Il laboratorio vede snodarsi ormai da diverse settimane un torneo di calcio a cui è stato dato il nome “Un calcio al razzismo” che sta impegnando al massimo gli ospiti delle strutture e, come spesso avviene, è il percorso che maggiormente appassiona, unisce, aggrega. Il Torneo, realizzato con la collaborazione delle società sportive di Girifalco BussolAvis ed Euro Girifalco, vede il coinvolgimento e la partecipazione di diverse altre squadre del territorio, proprio nell’ottica della socializzazione e dell’inserimento nel tessuto sociale, favorito da momenti vissuti con sano agonismo. Anche a San Pietro Apostolo, dove la Fondazione collabora con l’Associazione di volontariato Carità e Amore alla gestione di due comunità Sprar per 20 minori non accompagnati, sono attivi ulteriori laboratori per i giovanissimi ospiti: laboratorio del riciclo della plastica, laboratorio del riciclo di carta e cartone, laboratorio di cucina, laboratorio di pittura e decoupage, laboratorio di agricoltura (coltivazione di verdure ed ortaggi), laboratorio di arte e cucito, in cui sono previste varie attività di sartoria. Tutte le attività sono coordinate e seguite passo dopo passo dalle equipe dei centri e coadiuvate da professionisti esterni che supportano i ragazzi in questi percorsi. Un modo anche per uscire dalla routine quotidiana che può essere vissuta all’interno delle strutture di accoglienza e per attivare nei beneficiari che hanno sempre alle spalle un vissuto difficile percorsi di “Resilienza”. Gli Ospiti, quindi, sono al centro della programmazione e dell’attività di Fondazione Città Solidale per creare percorsi virtuosi di crescita ma anche di professionalizzazione dei beneficiari, con positività, gioia, voglia di stare insieme, senza nessuna differenza, senza temere la diversità, anzi … arricchendosi proprio grazie ad essa.