Le porte della Casa Rifugio “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di solidarietà Ets si aprono come le braccia di una madre che accoglie con amore. Spalancano il cuore per ascoltare, comprendere, aiutare. Le operatrici della struttura – psicologhe, assistenti sociali, psicoterapeute, educatrici e legali – unica Casa Rifugio accreditata in Calabria, sanno bene che le donne che sono state vittime di violenza, fisica e psicologica, hanno sì bisogno di ritrovarsi accolte e comprese, ma anche di andare oltre il senso di impotenza e fragilità che le soffoca e trovare la prospettiva di futuro attraverso l’autodeterminazione e una occupazione stabile
Raccontare del progetto “Diamoci una mano”, che ha visto la conclusione della fase di formazione con la consegna degli attestati di partecipazione, diventa significativo e importante per rimarcare quello che numerosi studi hanno dimostrato: l’indipendenza economica è un fattore chiave per le donne che cercano di uscire da una relazione violenta. Le donne che hanno un lavoro e un reddito sono più propense a lasciare il partner violento e a rimanere fuori dalla relazione.
Con il progetto “Diamoci una mano” – che uno dei tanti realizzati con il sostegno economico della Regione Calabria alla ripartizione delle risorse del “fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, DPCM 16.11.2021” – la Casa Rifugio “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di solidarietà Etssi è posta come obiettivo proprio questo ambizioso traguardo: attraverso un corso finalizzato a far apprendere come eseguire professionalmente una perfetta manicure estetica e pedicure è propedeutico anche all’apprendimento della tecnica del semipermanente, le donne che hanno partecipato hanno avuto gli strumenti per individuare un percorso lavorativo che le renda e indipendenti e sicure di sé.
Il progetto, ha una durata di 12 mesi, si concluderà infatti a maggio, con l’obiettivo specifico di favorire l’empowerment economico e sociale attraverso il rafforzamento delle competenze professionali, diminuendo così l’insicurezza personale e occupazionale e favorendone l’integrazione nella società civile delle beneficiarie svantaggiate.
Le allieve hanno ricevuto nozioni teoriche, quali l’anatomia della mano e la fisiologia e patologie delle unghie, per poi passare alla parte pratica dove andranno a realizzare in modo professionale i trattamenti, partendo dal taglio e limatura dell’unghia fino all’applicazione dello smalto. Le lezioni sono state svolte dall’estetista esperta Katya Squillacioti, mentre la referente del progetto è Katia Vitale. Adesso si passa alla fase pratica con il tirocinio.