E’ da dieci anni che l’Anmil promuove iniziative sempre diverse per richiamare l’attenzione sulle donne vittime di incidenti in occasione dell’8 marzo. Quest’anno la scelta è ricaduta su un concorso di poesia (la cui scadenza è fissata al 21 luglio) col quale porre in evidenza le problematiche derivanti da un infortunio sul posto di lavoro. A spiegarne i contenuti è stato il presidente della sezione territoriale dell’Anmil, Luigi Cuomo, affiancato dalla giornalista Benedetta Garofalo – che ha coordinato la conferenza stampa alla Provincia – e dal segretario dell’Anmil, Luciano Caracciolo: “L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che il fenomeno infortunistico e delle malattie professionali riguardi anche le donne, ed in particolare il lavoro domestico, mai considerato appieno per i rischi che ne sono correlati”. Non è un caso che l’ultimo studio statistico condotto dall’Anmil abbia come protagoniste le colf e le badanti, in corrispondenza del progressivo invecchiamento della popolazione e della presenza sempre più consistente di persone con disabilità o non autosufficienti.
Ed è con la finalità di richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di sviluppare politiche attive per l’occupazione, che tengano conto della notoria disparità nel riconoscimento dei molteplici ruoli ricoperti dalle donne rispetto agli uomini, che si è pensato alla formula del componimento poetico con cui dare voce alle donne infortunate, ma anche alle madri, alle mogli, alle vedove di vittime sul lavoro e a chiunque abbia avuto a che fare con un infortunio e con le sue implicazioni declinate al femminile.
E’ un modo anche per spingere le donne a denunciare i sinistri che si ritrovano a subìre, sia in qualità di lavoratrici il più delle volte sfruttate che di casalinghe poco considerate. A livello territoriale, inoltre, sulla scorta dei dati elaborati dall’Inail, il numero di infortuni femminili denunciati in Calabria nel 2015 ha registrato una flessione del 22,72% rispetto al 2011. La strada è ancora lunga, dunque, per addivenire ad una riforma dell’ordinamento giuridico che tenga conto della necessità di un rinnovamento culturale.
Ufficio stampa CSV Catanzaro