Si è concluso lo stage formativo per gli aspiranti volontari, organizzato dall’Associazione Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore Onlus in sinergia con una Rete a sostegno del bambino fragile e con il sostegno di Fondazione con il Sud. Nei giorni scorsi, presso la saletta multimediale dell’ospedale Pugliese e il centro sociale di Pontegrande, l’ultimo step sulla comunicazione e sulla comunicazione telefonica, curato dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Rosaria Juli dell’Associazione Attivamente Coinvolte. Sono intervenute, inoltre, la pediatra Paola Chiarello e l’assistente sociale Eleonora Rotella, dell’ospedale Pugliese.
Per il mese di marzo, il percorso formativo ha compreso lezioni frontali e soprattutto momenti di discussione e attività pratiche, anche sulla clownterapia e sull’animazione in ospedale. Nelle scorse settimane, per due giorni, i partecipanti sono stati in corsia per allietare e sostenere i piccoli ricoverati nei reparti pediatrici dell’ospedale Pugliese. Ora potranno eventualmente dedicarsi ad alcuni dei servizi dell’associazione, l’animazione e il supporto in ospedale per i bambini, lo sportello multidimensionale o il filo diretto per l’infanzia che raccoglie segnalazioni di maltrattamenti e abusi. Ma rimane il problema delle strutture: da mesi l’associazione è stata sfrattata dalla sede storica e per questo ribadisce il suo appello alle istituzioni e ai cittadini.
Il Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore ringrazia l’ospedale Pugliese, la scuola agraria e l’amministrazione comunale per aver messo a disposizione i locali per gli incontri. Inoltre è grata all’ospedale per aver permesso agli aspiranti volontari di fare uno stage in corsia.
Negli incontri dei giorni scorsi, la dottoressa Juli, tra l’altro, ha illustrato i punti fondamentali della comunicazione verbale e non verbale, delle sue barriere e dell’ascolto attivo. Insieme ai partecipanti, inoltre, ha delineato alcune delle caratteristiche del volontario, quello che non deve fare e come dovrebbe essere. Le simulazioni pratiche dei colloqui hanno consentito ai partecipanti di esperire diversi stili comunicativi e di mettersi alla prova nei ruoli di ascoltatore e osservatore dell’altro.
La formazione è cominciata a inizio marzo con gli incontri sulla figura del clown di Stelio Marano in arte Fragolino e sull’animazione in ospedale di Corrado Vecchi, presidente dell’associazione Giocamico di Parma.