Nel contesto delle politiche culturali del Comune di Crotone, purtroppo si nota un crescente utilizzo della logica del Fast Food Culturale. Le attività culturali promosse sembrano puntare principalmente alla gratificazione immediata, tralasciando la crescita personale e la riflessione a lungo termine.
La mentalità del Fast Food Culturale offre una soddisfazione istantanea con esperienze effimere, che si esauriscono rapidamente. Questo tipo di appagamento non contribuisce all’arricchimento intellettuale o spirituale delle persone coinvolte, lasciando solo un ricordo fugace nel breve termine. In altre parole, chi partecipa a tali eventi viene considerato come un consumatore passivo, non coinvolto attivamente nella riflessione o nell’impegno.
In contrasto, un approccio basato sulla Programmazione Culturale a Lungo Termine (PCL) punta ad incentivare le persone a essere attori attivi del proprio percorso culturale. Offre esperienze che stimolano la riflessione, la crescita personale e la connessione con il mondo, arricchendo il bagaglio culturale e favorendo lo sviluppo sociale e intellettuale.
L’analogia con l’alimentazione evidenzia che il Fast Food Culturale è come un pasto rapido e poco nutriente, mentre una PCL è come un pasto preparato con cura, nutriente e appagante nel lungo periodo.
Sempre seguendo la stessa logica sbagliata, il progetto di Antica Kroton è stato scartato in favore di risorse per lavori pubblici, nonché l’opera strutturale per il nuovo teatro comunale che è in corso da vent’anni sembra seguire lo stesso modello. C’è il timore che il teatro, l’opera più importante degli ultimi 25 anni, possa essere gestito secondo logiche poco impegnative e influenzato da interessi politici, privando la comunità crotonese, unica in Calabria, di un luogo e di una programmazione culturale di qualità che possa valorizzare il territorio.
Chiediamo, quindi, all’amministrazione comunale di Crotone di puntare su una Programmazione Culturale a Lungo Termine, che ponga al centro la valorizzazione della cultura e dell’arte come strumenti di crescita e sviluppo personale e sociale. Restiamo in attesa di proposte concrete e progetti che possano realmente arricchire la vita culturale della città e coinvolgere attivamente i cittadini in un percorso di crescita e consapevolezza. Non possiamo permettere che la cultura venga ridotta a mero intrattenimento superficiale, dobbiamo pretendere di più per il nostro territorio e per le generazioni future.