Per il suo 25° compleanno Fondazione Città Solidale non si è fatta mancare niente: la Sala Tricolore della Prefettura di Catanzaro come sede prescelta per l’evento, e le più alte istituzioni – dall’arcivescovo di Catanzaro- Squillace, monsignor Claudio Maniago, al vicepresidente della Giunta regionale Filippo Pietropaolo, dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso al Sottosegretario al Ministero egli Interni, Wanda Ferro, in collegamento.
Non potevano mancare, inoltre, i rappresentanti delle amministrazioni comunali ove sono dislocate le diverse sedi operative di Fondazione – Catanzaro, Soverato, San Sostene, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Davoli, Satriano, Girifalco, Squillace, Vallefiorita, Settingiano, Tiriolo – a testimonianza di un fronte comune a favore dei minori e rifugiati, degli anziani, degli adulti in difficoltà, delle donne vittime di violenza, delle persone con disabilità. Una realtà consolidata che ha in realtà mosso i primi passi già dal 1993, ed attorno alla quale – ha spiegato il presidente don Piero Puglisi – ruotano 200 operatori, ognuno dei quali specializzato in un preciso settore. La formazione è continua, anche dal punto di vista spirituale, e la presenza all’evento dello psicologo Ezio Aceti, formatore della CEI, ne è stata una riprova: “Noi siamo programmati per creare relazioni, per l’amore, perché la voglia di comunità è insita nel desiderio umano – ha chiarito Aceti – Negli ultimi 40 anni abbiamo assistito ad una crisi in termini di coerenza educativa, che ha come risvolto la solitudine dei nostri figli. E’ una crisi tra genitori e figli, ma anche tra studenti ed insegnanti, tra politici e cittadini. Come se ne esce? Nel tornare all’amore, al positivo , alla luce: non è più tempo di parlare delle doglie del parto, ma del bambino che sta nascendo: abbandoniamo, quindi, i vecchi paradigmi per amare tutti, amare sempre, amare per primi”.
Sulla scorta di queste parole, accolte da un fragoroso applauso, il moderatore Antonio Liotta ha così invitato le sette persone selezionate per il Premio “Città Solidale” giunto alla X edizione: Chiara Tommasini, presidente del Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet), che ha ricordato l’impegno dei CSV nel supportare i volontari, non soltanto con l’erogazione dei servizi – circa 100mila alle associazioni – ma soprattutto nel farsi promotori di reti di connessione con il territorio; Luciano Squillaci, portavoce del Forum regionale del Terzo Settore, che si è soffermato sul valore precipuo degli Enti del Terzo Settore, che è quello di apportare cambiamento, avendo come punti di riferimento il Vangelo e la Costituzione Italiana. E poi, ancora, Piera Levi Montalcini in rappresentanza della Fondazione fondata in nome della celebre zia per combattere la dispersione scolastica; Alessandra Sciurba, docente all’Università di Palermo, attivista e coordinatrice della Clinica legale Migrazioni e diritti; Greta Brullo, in rappresentanza dell’associazione “Insuperabili”, che utilizza il calcio come strumento di inclusione per i ragazzi con disabilità; Elvira Iaccino, per conto di “Libera”, l’associazione che lotta contro le mafie e ne ricorda le vittime, ed infine Filomena Lamberti dell’associazione “Spaziodonna” di Salerno, assieme all’avvocata Adele De Notaris, per l’attività di informazione e prevenzione svolta per contrastare la violenza alle donne con la sua testimonianza diretta. Filomena, infatti, ha il triste primato in Italia di essere la prima donna sfregiata con l’acido dall’ex marito.
In conclusione, è spettato a Manuela Marchio, operatrice “storica” di “Città Solidale”, riassumere i dati più salienti del bilancio sociale della Fondazione, che conclude il 2023 con 1162 persone aiutate negli enti e comunità di cui si compone.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro