È stata interamente portata a termine nei giorni scorsi la distribuzione in Gabon dei beni raccolti dall’associazione In’Oltre, presieduta da Vincenzo Ranieri, che nei mesi scorsi aveva raccolto con la collaborazione di altre tre realtà attive sul territorio regionale, le associazioni Acquamarina e Liberedonne, oltre a una terza che però ha preferito non essere resa nota, beni di varia natura, da mascherine a gel disinfettanti, pannoloni ma anche vestiti per adulti, giocattoli e materiale scolastico, da destinare ad ospedali, orfanotrofi e associazioni operanti in Gabon.
Iniziata a fine novembre, in prossimità delle festività natalizie, la distribuzione ha avuto luogo grazie all’impegno del socio di In’Oltre Cesare Nisticò, del direttivo dell’associazione, in Gabon in qualità di appuntato scelto qualifica speciale per l’Arma dei Carabinieri all’Ambasciata italiana nel paese dell’Africa centrale. Ad aprire le donazioni era stato infatti l’ambasciatore Stefano Moscatelli presente alla consegna di parte del materiale raccolto, di tipo sanitario per lo più, all’ospedale di Libreville.
Grazie a Nisticò, da tempo operativo sul territorio africano, nella distribuzione è stato coinvolto anche il Rotary club del Gabon, nella persona del presidente del Rotary Club Libreville Sud Herménégile Bussa-Bussambe, che ha permesso il superamento della burocrazia doganale che spesso, in simili questioni umanitarie, si rivela un ostacolo – economico -, difficile da sostenere per portare a termine la “missione”. Fondamentale in questo passaggio è stato il supporto di Elia Basso, rotariano italiano in Gabon, che si è occupato dello sdoganamento, appunto, dei container.
La distribuzione, sempre con il supporto del service club locale, è proseguita anche oltre le festività di fine anno: dopo l’apertura al centro ospedaliero universitario di Libreville – dove sono stati donati in un secondo tempo anche un albero di Natale e giochi e vestiario per i bambini del reparto di Pediatria -, con la partecipazione dell’ambasciatore Moscatelli, oltre alla incaricata d’affari dell’Ambasciata d’Italia Catia Rossi, In’Oltre con Nisticò si è spostata all’orfanotrofio Sos Meana Center Mame, all’associazione Arc.En.Ciel. per il reparto di Pediatria della struttura, per finire a una parrocchia di Libreville gestita da sacerdoti italiani e francesi.
Visto il successo e l’accoglienza e riconoscenza ricevute, In’Oltre è al momento al lavoro per una concreta organizzazione, a breve, di una nuova raccolta, questa volta di derrate alimentari a lunga scadenza.
Da due anni e mezzo nel direttivo dell’associazione In’Oltre, Nisticò nel corso della sua missione a Libreville ha potuto toccare con mano la reale situazione umanitaria in Gabon e comprendere le difficoltà del far raggiungere questi territori dalla solidarietà proveniente dalle nostre parti.
«C’è molto scetticismo attorno a queste operazioni – ha spiegato il militare -, è per questo che con In’Oltre non raccogliamo fondi, bensì materiali e beni che qui possono fare la differenza. Ci tengo molto a che passi questo messaggio e che anche i più scettici si ricredano e vedano come le cose si svolgono e che realmente tutto arriva a destinazione». È per questo che è intervenuto anche il Rotary club gabonese che si è fatto carico non solo delle spedizioni ma anche dello sdoganamento, quindi svolgendo quella parte burocratica che generalmente è il tallone d’Achille di tutte le operazioni umanitarie.
Molto spesso capita infatti che questi pacchi con derrate alimentari e non che arrivano in quei Paesi dove c’è maggiore bisogno, spesso poi non vengano distribuiti a chi sono realmente destinati proprio per questioni burocratiche di Dogana, qui invece prontamente affrontate e risolte dal Rotary club. «Certo, la nostra è solo una goccia che non cambierà il mondo – ha commentato Nisticò -, ma contribuisce a quell’oceano che il mondo può cambiarlo davvero».
Fonte: CatanzaroInforma