Riparte, per la seconda annualità, il progetto “IPM – Insieme Possiamo Migliorare” che vedrà coinvolti il Centro Calabrese di Solidarietà, la Caritas diocesana e, naturalmente, l’Istituto Penale Minorile quale sede di attuazione. E’ stato siglato, infatti, il protocollo d’intesa che per i prossimi dieci mesi farà leva sulla formazione dei minori e degli operatori, e sulla sensibilizzazione del territorio al fine di prevenire il triste fenomeno della devianza giovanile. La presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, Isa Mantelli, il direttore della Caritas, don Roberto Celia, ed il direttore dell’IPM, Francesco Pellegrino, hanno apposto la firma al progetto finanziato con i fondi CEI dell’8 per mille, alla presenza dei vari operatori coinvolti, che saranno guidati dalla responsabile del progetto Franca Astorino.
Nelle quattro “macrosezioni” di riferimento – comunità, cambiamento, lavoro e formazione – gli operatori saranno chiamati alla formazione continua in ambito penale, a coinvolgere e sensibilizzare le comunità parrocchiali sul tema della devianza e della condizione carceraria dei giovani detenuti, e ad intrattenere uno spazio di ascolto settimanale con le loro famiglie.
Ma sarà la sezione del “cambiamento”, che vedrà la partecipazione diretta dei minori, a rappresentare il fulcro del progetto: in essa sono previsti laboratori psicopedagogici in cui i ragazzi sono liberi di raccontarsi e manifestare le proprie ansie determinate dalla loro attuale condizione, con la certezza di essere ascoltati senza pregiudizi e di non essere giudicati per i reati commessi. Per due di loro, poi, è prevista la possibilità di una borsa lavoro presso alcune aziende del territorio: far leva sulle competenze individuali e orientarsi al lavoro, e quindi ad un futuro diverso che non si esaurisce all’esperienza carceraria, rientra infatti tra le risorse più innovative del progetto.
Ufficio stampa CSV Catanzaro