"La libertà non si tratta": è l'incontro di Città Solidale al liceo Fermi

“Lanciare un messaggio di speranza per il futuro, per far comprendere che dal tunnel della sopraffazione e dello sfruttamento è possibile uscire più forti e consapevoli di prima, trovando il coraggio di ribellarsi e denunciare”, questo il messaggio della mattinata di riflessione dal titolo “La Libertà Non si Tratta”, che si è tenuta nei giorni scorsi presso l’auditorium “Scopelliti” del Liceo delle Scienze Umane “Enrico Fermi” nel quartiere Lido di Catanzaro.

L’appuntamento, promosso da Fondazione Città Solidale Onlus, ha avuto al tavolo dei relatori la presenza del prefetto di Catanzaro Luisa Latella che ha voluto evidenziare, nell’intervento, gli sforzi che si stanno compiendo per contrastare il fenomeno della tratta sia nel contesto regionale che in quello della provincia di Catanzaro. Una serie di azioni di intervento che investono le istituzioni ed il mondo delle associazioni, che nelle parole di auspicio del prefetto dovrebbero avere come attori principali i Comuni. A seguire, l’intervento di Sandro Lapenna, referente, per conto di Fondazione Città Solidale, del progetto Incipit, di cui la Regione Calabria è titolare e che rappresenta una forma primaria di contrasto ai fenomeni di sfruttamento sessuale, lavorativo o altro. Lapenna ha descritto agli studenti presenti un quadro preciso delle rotte migratorie che seguono le vittime di tratta, e i tristi scenari di schiavitù e violenza che devono subire le tante persone che forzatamente entrano in questo circuito. Presenti all’iniziative anche i componenti delle unità di contatto di Fondazione Città Solidale, equipe multidisciplinari (educatore, mediatrice culturale, psicologa), che attualmente svolgono la loro azione in prima linea nelle zone e sulle strade dove sono state individuate le vittime di tratta, sul versante ionico della Regione che va da Crotone a Guardavalle Marina. Antonella Bongarzone, psicologa della Fondazione, e responsabile della casa di accoglienza “Il Rosa e L’Azzurro” e collaboratrice del centro antiviolenza della stessa Fondazione, ha evidenziato come il fenomeno della Tratta degli essere umani sia una piaga che ha assunto, nel corso degli anni, proporzioni enormi che forniscono alla criminalità organizzata ingenti risorse economiche.
L’entità del fenomeno evidenzia, dunque, la necessità di informare e sensibilizzare in modo diffuso ed adeguato soprattutto le nuove generazioni, per renderle più capaci di riconoscere, affrontare e fronteggiare ogni forma di violenza e per prevenire il riprodursi di modelli comportamentali violenti. A conclusione dell’evento di sensibilizzazione, la testimonianza video di alcune donne vittime di tratta che con la loro testimonianza hanno aperto gli occhi e commosso i cuori dei presenti, lanciando un messaggio di speranza e di felicità per essere riuscite ad uscire dal tunnel della schiavitù al quale erano state costrette. Durante la mattinata i giovani del liceo delle Scienze Umane “Enrico Fermi” hanno presentato alcuni lavori che, con forza e forte coscienza critica, hanno mandato ai presenti un unico messaggio “No alla Tratta”.

Stampa o condividi