Il benessere della comunità si costruisce insieme, ma per riuscire a lavorare insieme bisogna attrezzarsi. Sono queste le basi su cui si è sviluppato il secondo appuntamento di formazione rivolto alle associazioni iscritte all’albo cittadino. Si chiama lavoro di rete la capacità di condividere e, possibilmente, raggiungere obiettivi ritenuti di interesse comune tra soggetti-associazioni diverse.
Facile a dirsi, più difficile a realizzarsi. A sviluppare fasi e contenuti del lavoro di rete è stato il direttore del CSV di Catanzaro , Stefano Morena, il quale attraverso mirati lavori di gruppo ha facilitato il confronto tra i referenti delle associazioni coinvolte. E’ apparso a tutti chiaro che il lavoro di rete non si identifica con l’uso di tecniche. Prima dell’uso di specifici strumenti di lavoro, è necessario disporre della “volontà di stare insieme”. Solo in presenza di questa imprescindibile componente sarà possibile condividere difficoltà, ma anche le emozioni positive che nascono dall’esperienza rigenerante del costruire insieme soluzioni, in molti casi originali, alle necessità del proprio contesto. Per creare una buona base di lavoro è necessario procedere ad un’analisi condivisa circa le caratteristiche, quali/quantitative dei problemi che si intendono affrontare .
E’ questa la fase in cui, spesso, emergono differenze di vedute che un buon lavoro di sintesi e di armonizzazione può produrre, concreti piani di lavoro in cui ognuno può trovare il suo spazio nel perseguimento di ben identificati obiettivi in tempi stabiliti. Per fare del bene bisogna saper lavorare bene. Per molto tempo si è pensato al mondo del volontariato e del non-profit come uno spazio occupato da organizzazioni animate da buona volontà.Il continuo evolversi dei bisogni e lo sviluppo di nuove conoscenze nel campo delle scienze organizzative ha, di fatto, assegnato alle realtà del non profit un ruolo centrale per la costruzione di comunità coese e meglio predisposte ad affrontare con successo le sfide della modernità.