Il Centro Antiviolenza Regionale “Attivamente Coinvolte” onlus organizza un evento unico in Calabria. Il convegno, fortemente voluto dalla presidente dell’associazione, Stefania Figliuzzi, è patrocinato da vari enti, la Provincia di Catanzaro, la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Catanzaro, il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro e di Vibo Valentia, il Forum Terzo Settore si svolgerà il 20 aprile dalle ore 15,30 presso la Sala Consiliare del Palazzo della Provincia di Catanzaro.
La relatrice sarà Titti Carrano, già presidente di D.i.Re.”Donne in rete contro la violenza”(che raccoglie 80 centri e case rifugio antiviolenza sul territorio nazionale e solo 2 in Calabria) conosciuta in campo internazionale e nazionale quale esperta sulle tematiche del contrasto alla violenza di genere. Nello specifico, ha partecipato alla conferenza Mondiale dei Centri Antiviolenza (GNWS) a l’Aia, alla conferenza organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché, in ambito italiano,
ai tavoli di lavoro della Task Force Interministeriale e dell’Osservatorio contro la Violenza sulle Donne ed alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul femminicidio. Alla luce di tali competenze la presidente Stefania Figliuzzi del Centro Antiviolenza Regionale “Attivamente Coinvolte” ha ribadito l’unicità ed esclusività dell’incontro calabrese determinato dall’opportunità di poter condividere con la relatrice Titti Carrano anche le innovative sentenze emanate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo (“Elisaveta Talpis/Italia” e “V.C./Italia”) di cui è co-autrice. Per la prima volta si è infatti ottenuto la condanna dell’Italia per la mancata applicazione delle leggi, dovuta a ritardi e discriminazioni contro le donne vittime di violenza di genere.
A tal fine sono particolarmente urgenti, ribadisce la Figliuzzi, tutte le azioni necessarie volte a coordinare politiche indirizzate al rispetto dei diritti delle donne. L’auspicio, per il centro antiviolenza regionale, è quello che diventi il portavoce della centralità dei bisogni delle donne all’interno dell’agenda politica a livello locale, nazionale e internazionale, tenendo costantemente presente l’obiettivo della ridistribuzione delle risorse, ove la partecipazione politica, l’accesso alla giustizia e all’economia sono fattori chiave.