Ha concluso il suo iter il primo dei tre atti con cui il governo “corregge” i decreti legislativi più importanti della riforma del terzo settore. Si tratta del decreto correttivo del D. Lgs sul servizio civile universale, il n. 40 del marzo 2017. Il decreto legislativo era stato esaminato dal Consiglio dei ministri il 21 febbraio in via preliminare ed è stato approvato definitivamente senza modifiche tenendo conto delle raccomandazioni formulate dalla Conferenza unificata, che ha espresso parere favorevole, mentre le Commissioni di Camera e Senato non hanno espresso il parere entro i termini previsti.
Tra le novità la normativa stabilisce che l’iscrizione degli enti ai previgenti albi di servizio civile cessa di avere efficacia decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto. Niente paura tuttavia per i progetti di servizio civile in corso, ovvero realizzati o presentati entro la data in cui cessa l’efficacia dell’iscrizione: in questo caso vengono fatti salvi. Valorizzato anche il ruolo delle regioni, prevedendo specifici meccanismi per il loro coinvolgimento nella fase della programmazione del servizio civile universale. Introdotti anche ulteriori settori di intervento tra cui l’educazione e promozione paesaggistica, ambientale e del turismo sostenibile e sociale.
Nel comunicato stampa di Palazzo Chigi si sottolinea un’altra importante modifica in tema di organismi di rappresentanza del servizio civile: “viene modificata ed integrata la disciplina in materia di elezioni e durata dei componenti della Rappresentanza nazionale e regionale degli operatori volontari ed è aumentato di otto unità il numero dei componenti della Consulta nazionale per il Servizio civile, che viene portato a ventitré, assicurando così una più ampia partecipazione degli enti del terzo settore e dei rappresentanti delle regioni e degli enti locali”.
Quello sul servizio civile è, come detto, uno dei tre decreti correttivi approvati dall’attuale governo, ancora in carica per i provvedimenti più urgenti, in merito alla riforma del terzo settore. Qual è l’iter per gli altri due decreti? Il 21 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura il decreto correttivo sull’impresa sociale, ora all’esame della appena costituita Commissione speciale della Camera come atto del Governo n.19, mentre il decreto correttivo sul Codice del terzo settore, prima di andare alla commissione speciale, è attualmente all’esame della Conferenza unificata.
I testi di tutti gli atti citati sono disponibili nell’aggiornamento di CSVnet sulla riforma del terzo settore, dove compare anche il decreto sulla costituzione dell’Organismo nazionale di controllo (Onc) dei Centri di servizio per il volontariato, la cui prima riunione si è svolta ieri a Roma presso la sede dell’Acri, l’associazione che riunisce le fondazioni e le casse di risparmio.