Giunto a conclusione il progetto "La solidarietà in movimento" di CSCM

“La solidarietà è un’utopia necessaria”. Questo parole, pronunciate dal compianto giurista Stefano Rodotà, sintetizzano al meglio il senso della giornata conclusiva del progetto “La Solidarietà in movimento”, finanziato da Fondazione con il Sud e con soggetto capofila il “Centro Solidarietà Catanzaro Marina”, svoltasi ieri presso il Comune di Sellia Marina.

L’incontro, moderato dal Dott. Pietro Romeo, presidente dell’associazione “Un Raggio di Sole” partner del progetto, è stato l’occasione per effettuare un bilancio delle attività svolte e per presentare in dettaglio il report conclusivo degli obiettivi raggiunti.

«L’importanza e la novità del progetto – ha esordito Romeo – è costituita dal fatto che per la prima volta, grazie all’unità di strada, si sono intercettati dei bisogni e si sono portati aiuti concreti, sotto forma di cibo, vestiario, consulenze psicologiche e quant’altro, direttamente sul posto togliendo i beneficiari dal ruolo scomodo di dover chiedere».

A fare da padrone di casa è stato il sindaco di Sellia, Francesco Mauro, che ha espresso parole di gratitudine per aver avuto l’opportunità con la sua amministrazione di partecipare ad un progetto di grande rilevanza sociale. «Non posso- ha detto Mauro – che esprimere la mia più viva soddisfazione al “Centro Solidarietà Catanzaro Marina” per il lavoro encomiabile svolto a sostegno di tutte le famiglie indigenti che sono state aiutate. Noi purtroppo da soli non riusciamo a far fronte a tutto il disagio presente sui nostri territori, quindi ben vengano progetti come questo che troveranno sempre il nostro sostegno, perché aiutare gli altri è un dovere prima di tutto morale che costituzionale».

Ad illustrare tutta la parte tecnica dei risultati è stata la dott.ssa Antonella Maruca, ideatrice del progetto e colei che si è occupata in itinere dell’attività di monitoraggio. «A me tocca il compito – ha dichiarato la Dott.ssa Maruca – gravoso ma importante di rendere tangibili e oggettive tutte le belle cose che ci siamo detti, perché ciò che fa di un progetto un progetto di successo è la misurabilità dei risultati e la traduzione in dati concreti. Dal report possiamo dedurre che le famiglie che hanno ricevuto assistenza sono più di 300, poiché ai dati registrati dobbiamo aggiungere anche quelli di coloro che per vari motivi non è stato possibile censire. I destinatari sono stati nuclei familiari di nazionalità marocchina principalmente, ma un dato da non sottovalutare è che tra gli assistiti ci sono stati anche italiani. Nel complesso il progetto chiude con un 85% in più di interventi rispetto alle stime iniziali».

Sono seguite le relazioni delle principali figure di progetto: la Dott.ssa Francesca Cuomo per la parte psicologica, la Dott.ssa Antonella Certo per l’assistenza sociale, il Dott. Nadir Mauro per la parte di mediazione linguistica e culturale e , infine, Domenico Rotella come coordinatore dei volontari.

Ultime, ma certamente non per importanza, sono arrivate le parole di Olga Anania, presidente del Centro Solidarietà Catanzaro Marina, infaticabile timoniera della nave in questo 18 mesi: «Ci tengo a ringraziare -ha detto Olga Anania – ogni singola persona che in questi mesi ha dato il proprio contributo a questo progetto permettendo di raggiungere questo traguardo, se tutto questo è potuto succedere lo si deve al lavoro di squadra di un team che si è consolidato ed è cresciuto nel tempo. Ma se mi consentite -ha aggiunto Anania – vorrei fare due menzioni speciali: una all’impegno e all’entusiasmo di questi ragazzi splendidi che hanno interpretato al meglio il ruolo del volontariato; il secondo ringraziamento va a queste splendide famiglie che vedete alla fine della sala, a loro va il nostra riconoscenza per averci insegnato la dignità e la compostezza nel chiedere aiuto e per averci reso partecipi delle gioie più belle, come quella della nascita dei loro bimbi. Grazie ancora e speriamo che questo sia solo un arrivederci».

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