Si è tenuto nei locali del “Civico Trame”, il Consiglio Regionale dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) che ha visto, oltre ai Responsabili Regionali e ai Responsabili di Zona della Calabria, la presenza di Mariateresa Morano anche lei da sempre impegnata, nell’educare a una cittadinanza attiva e responsabile e condividere idee, esperienze e progetti per rendere la nostra terra un po’ migliore di come l’abbiamo trovata. I locali sono stati affidati nel 2015 dal comune di Lamezia Terme all’Associazione Antiracket Lametina (ALA), che con il contributo volontario della Fondazione Trame e dei ragazzi di Trame – Festival dei libri sulle mafie, ne ha intrapreso la ristrutturazione dopo che gli stessi erano stati violati e vandalizzati.
Mariateresa ha raccontato le sue esperienze di vittima delle estorsioni e di ribellione a un sistema consolidato di malaffare, di sfruttamento del territorio, del controllo degli appalti pubblici e di come ci si può liberare dalla sopraffazione e dal potere della ‘ndrangheta, anche diffondendo a spada tratta una cultura dell’antimafia, promuovendo processi di partecipazione e occasioni di incontro sui valori imprescindibili della legalità, del diritto e della democrazia. Valori che da sempre l’Agesci ha fatto propri nel suo cammino educativo, rivolto ai giovani di tutte le età, sostenendo lo sviluppo di una società libera, dell’accoglienza incondizionata, del servizio all’altro, della solidarietà, dell’impegno ad essere in cammino sempre nuovo per educare alla vita.
Da queste premesse comuni, la Fondazione Trame e l’Agesci sono state promotrici dell’istituzione della giornata del ricordo delle vittime di mafia, nei territori lametini (24 maggio); l’impegno è quello di arrivare ogni anno a quella data attraverso un percorso di crescita con i ragazzi, per stimolare coscienze critiche e assumere impegni ed essere fedeli alla promessa e alla legge scout.
I lavori del Consiglio sono proseguiti per tutta la giornata per calendarizzare gli impegni e gli eventi che caratterizzeranno da qui in avanti l’anno sociale scoutistico 2022/23 e celebrare la Santa Messa nei locali che hanno visto passare negli ultimi anni migliaia di giovani e adulti protèsi verso lo stesso sogno: rendere libere le coscienze e i nostri territori.