Partecipazione fisica, ma anche e soprattutto emotiva, quella riscontrata durante l’iniziativa “Dona la tua Ciocca”, promossa nei giorni scorsi a Botricello.
Ad organizzare il tutto l’associazione Big Bang che, con il contributo dei parrucchieri locali e dell’associazione “ Banca dei Capelli”, ha sancito il proprio cammino di collaborazione con la stessa realtà, che da anni opera nel sociale realizzando raccolte di ciocche di capelli al fine di dar vita a parrucche, che vengono donate in maniera gratuita ai pazienti oncologici.
A dare inizio all’iniziativa, moderata da Francesca Froio de La Nuova Calabria, la socia di Big Bang Patrizia Altilia che, nel ringraziare i presenti, ha dichiarato: “Da tempo pensavamo a questo progetto, e con impegno e dedizione siamo riusciti a realizzarlo, per questo motivo vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuti, i parrucchieri, i signori Gregorio Valea e Caterina Viscomi, l’associazione Banca dei Capelli, i relatori odierni, la SIMG e l’AISD per il patrocinio all’evento e l’ Istituto Italiano della Donazione. Grazie soprattutto a tutte le donatrici che hanno dato il proprio contributo a questa nobile causa, soprattutto le più piccole che hanno dimostrato una sensibilità ed una profondità d’animo che spesso ignoriamo”.
“La nostra associazione continuerà a portare avanti questa iniziativa, quindi coloro che intendono donare la propria ciocca possono contattarci per la consegna, oppure rivolgersi ai parrucchieri di Botricello che aderiscono all’iniziativa”.
“Anche un piccolo gesto può far sorridere– ha ricordato Patrizia Altilia– Doniamo con semplicità e accendiamo ogni giorno una piccola luce che possa scaldare il cuore e illuminare il cammino di chi sta soffrendo”.
Parole, queste, confermate anche dallo stesso presidente della Banca dei Capelli, Francesco Chimienti, che ha raccontato come e perché nasce Banca dei Capelli. “Un impegno che portiamo avanti con fiducia e concretezza – fa sapere Chimienti- ricordando quanto importante sia prendersi cura del paziente, del suo aspetto emotivo legato ai cambiamenti anche fisici, e non solo della malattia”.
“Chi, come me, sceglie di essere un medico sa bene che il compito più importante da realizzare ogni giorno al fianco di chi soffre è quello di offrirgli un rapporto umano, affettivo e vero. Solo così, si può sostenere ed aiutare veramente chi è stato colpito dalle dure prove della vita, in particolare la malattia, e rispettare pienamente la sua dignità umana” Ha dichiarato nel suo intervento la Dottoressa Lucia Muraca, medico condotto, referente Simg ( Società italiana di medicina generale) Calabria per la terapia del dolore e delle cure palliative e referente Aisd associazione italiana studio del dolore Calabria.
“Questi gesti, che sembrano piccoli- ha aggiunto la Muraca- sono in realtà immensi, perché ognuno di noi deve sapere che può in qualche modo dare un contributo per alleviare la sofferenza di qualcuno”.
La Dottoressa, ricordando inoltre il valore delle cure palliative e spiegandone il reale significato, ha sottolineato: “Madre Teresa di Calcutta, la più importante palliativista, diceva che «Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano». E sicuramente l’ora più buia per un essere umano è quella della fase terminale della vita, soprattutto nella sofferenza del distacco. Se prossimi all’essere umano morente, vicini al suo letto, noi medici sapremo essere persone preparate a preservare, fino alla fine della vita, il riconoscimento e il rispetto della dignità e a rendere più umano il morire, avremo acceso quella luce nell’ora buia di cui parlava Madre Teresa”.
In perfetto accordo l’intervento della dottoressa Valentina Gualtieri, psicologa, che ha rimarcato il valore e l’importanza dell’empatia nelle relazioni e dell’ascolto attivo come strumento di vicinanza all’altro. “Vicinanza che può essere espressa, appunto, anche fornendo un contributo come quello odierno, utile ad affrontare, nel suo piccolo, il trauma della caduta dei capelli”.
L’incontro si è concluso con la testimonianza di una giovanissima donatrice, Mariangela Gualtieri, che ha raccontato il bisogno e la consapevolezza del suo voler donare, fungendo da esempio per moltissime coetanee.
Tra le numerose donatrici anche due giovanissime, Miriam Maglio e Gioia Marchio, entrambe, seppur in tenerissima età, hanno avvertito forte il desiderio di donare il loro piccolo grande contributo, facendo dono dei loro tanto amati capelli, nella speranza di poter regalare a qualcuno anche solo un piccolo spiraglio di felicità.
Fonte: La Nuova Calabria