La solidarietà non ha confini. Lo sa bene l’associazione “Mà Mé for you” che ha mosso i primo passi meno di un anno fa ma ha già promosso progetti e iniziative concrete a favore delle realtà sociali più depresse e bisognose di aiuto del Madagascar. «Con questi obiettivi – spiega Mariateresa Rosano – abbiamo voluto organizzare una serata di raccolta fondi per realizzare i due progetti che prenderanno il via ad agosto: la ristrutturazione della scuola del villaggio di Antsohimbondrona, che ha classi per 280 bambini, e l’istallazione di una sistema d’illuminazione a pannelli solari per i villaggi in cui è stata portata l’acqua nell’isola di Mitsio».
L’iniziativa si svolgerà nel Castello di Pizzo, sabato 27 luglio, dove andrà in scena una serata danzante in costumi d’epoca, con tanto di elezione di Re e Regina.
«Una serata che sia “bella” a 360 gradi – spiega Rosano – dove oltre al fine principale dei progetti dell’associazione, tutti gli ospiti possano godere di uno dei posti storici più belli della nostra costa. Benvenuti, dunque, a re e regine “di ogni quando e di ogni dove”, che avranno a disposizione, come mezzo di trasporto, anche il trenino che dal parcheggio Pitaro conduce al Castello. A settembre, poi, tutti coloro che hanno partecipato a questa raccolta fondi saranno ospiti di Ma’Mè for you e potranno vedere cosa sarà stato realizzato grazie al loro aiuto».
Da ottobre 2023, quando l’associazione ha cominciato a operare, è già stato realizzato un sistema idrico che ha potato l’acqua in 3 villaggi dell’isola di Mitsio, sono stati distribuiti beni di prima necessità a 75 famiglie e 100 anziani ed è stato organizzato un corso di informatica di 3 mesi che ha coinvolto 18 studenti.
Nel corso del 2024, inoltre, sarà ristrutturata la scuola del villaggio di Antsohimbondrona che ha classi per 280 bambini, sarà realizzato un sistema di illuminazione a pannelli solari per i tre villaggi in cui è già stata portata l’acqua, verrà fornita assistenza medica gratuita e verranno continuate le iniziative già intraprese a favore di famiglie e anziani indigenti.
Fonte: ilVibonese