Al Centro “Humanities” un laboratorio di creatività a sostegno della prevenzione della salute mentale

Riceviamo e pubblichiamo

Nella sede di HUMANITIES, nel quartiere S. Maria di Catanzaro,  il  7 giugno scorso, ha avuto luogo il Progetto sulla Prevenzione della Salute mentale, particolarmente verso il mondo giovanile. Lo scambio delle idee è avvenuto sul principio base della CURA DI SE’, conduttore del ciclo evolutivo di ogni Essere umano e della sua capacità primaria di accogliere il proprio di bisogno di salute, di coltivarlo in congruenza col suo valore vitale, non con la incorsa alla mera sopravvivenza. TRAME CREATIVE è stata una esperienza di Creatività Artistica basata sul Cromatismo emozionale, seguìta da una libera espressione di bisogni e stati d’animo, di condivisione di desideri, con proposte di ulteriori prospettive operative tematiche e scientifiche

Ma di cosa si occupa il  Centro Culturale HUMANITIES? E’ un Laboratorio del Benessere nato dall’idea della counselor relazionale Milena Manili, che promuove esperienze artistiche, relazionali ed emozionali, singole e di gruppo. Al suo interno vengono proposte mostre d’Arte ed altri eventi, ma anche Incontri Tematici di interesse culturale, famigliare o sociale. Dal mese di novembre dello scorso anno si affianca al Coordinamento delle Associazioni di Salute Mentale (CASM) , per il quale la Manili si adopera verso il tema della Prevenzione della Salute mentale, rapportandola alla difficile realtà dei Servizi territoriali, del Terzo settore, dell’UO di Pediatria e Neuropsichiatria infantile delle ASP di Catanzaro e Lamezia.

ALCUNI COMMENTI DEI PARTECIPANTI:

“Massimo Ascolto e Comprensione sulla Creatività come elemento potenziale della persona ed inclusione nelle Trame della Tela”. (Mariannina Amato)

“Nella sede del Centro Culturale Humanities, Officina di Scienze Umane ed Articultura, gestito e guidato da Milena Manili, appassionata artista catanzarese, si è tenuto un incontro sul tema Trame Creative – L’arte come percorso di benessere -che ha visto un piccolo ma motivato gruppo di persone che si sono interrogate sui temi proposti ma anche espresso la loro creatività concretamente nel laboratorio del Centro Culturale.

Dopo la relazione introduttiva della dott ssa Mariannina Amato, Psicoterapeuta e psicologa infantile, che ha con chiarezza e capacità di sintesi ha trattato La relazione adattativa nell’atto creativo, si sono succeduti diversi interventi e riflessioni sul rapporto tra Arte e Benessere. In questo momento storico nel quale le problematiche di ognuno di noi legate al lavoro, alle relazioni e all’impegno sociale e culturale si intrecciano con la visione di trame di violenze, sopraffazioni, miseria e povertà umana, che poco hanno a che fare con le trame creative e artistiche, incontrare persone che vogliono lavorare per il proprio e l’altrui benessere personale attraverso l’arte e la bellezza ha un valore davvero inestimabile.

I partecipanti e la promotrice hanno concluso l’incontro in un piacevole ed armonico momento conviviale anticipato da un’estemporanea e comune attività creativa con pennelli e colori su di un telo bianco dove il percorso del rosso dell’amore e della passione si intrecciava con il verde ed il celeste dell’armonia e della serenità”. (Luigi Antinio Macri)

“Interessante esperienza all’insegna della creatività svoltasi presso lo studio Humanities di Milena Manili. Lei continua a sorprendermi sempre per la tenacia e l’entusiasmo con il quale persegue ciò in cui crede e al quale dà, di volta in volta, espressioni diversificate- Lasciandoci trasportare dalla versatilità emozionale del colore ognuno dei partecipanti ha espresso sé stesso ed il proprio stato d’animo, ha osservato la sua produzione, la ha riconosciuta e ne è diventato consapevole . E tutto questo mi ha riportato al mio lavoro di psicoterapeuta finalizzato ad aiutare le persone a migliorare la qualità della loro vita. Così, attraverso l’arte ed imparando ad esprimerci attraverso di essa, perseguiamo il nostro benessere psicologico. E questo penso debba essere l’obiettivo principale di ognuno di noi, a qualunque età ed in qualunque tempo,.Grazie Milena”. (Luisa Raso)

“La dottoressa Manili, padrona di casa, nella sua brillante relazione ha esplicitato come l’arte attiva i sensi, allarga la mente, amplifica a coscienza, stimola l’immaginazione e, essenzialmente, libera quelle emozioni che solo verbalmente non riusciremmo ad esprimere. La dottoressa Amato ha evidenziato che per produrre un’opera artistica è necessario che ci sia, otre a quella logico-razionale, la componente emotiva: sono i due emisferi cerebrali che determinano il tono e lo spessore esistenziale dell’operato artistico.

Nell’esperienza cromatica emozionale, a cui siamo stati chiamati, ognuno di noi, liberamente, scegliendo un colore, ha potuto creare un segno, un’immagine, e, nell’insieme, una Trama, frutto di condivisine empatica.

Attraverso questa esperienza, è scaturito che l’immagine ha talmente risonanze interne profonde e che ha funzione terapeutica, perché l’opera d’arte permette di dare ad ogni emozione una forma, un colore, una sostanza di vitale importanza”. (Aurelia Ramundo)

Da parte mia, non posso che esprimere il mio sincero ringraziamento ai membri del CASM, agli ospiti ed ai colleghi intervenuti, compresi coloro che, non potendo essere presenti, hanno contribuito inviando un cenno dell’aspetto tematico di loro interesse. Una nota di merito va a coloro che hanno mostrato un interesse vivace e propositivo durante le Relazioni verbali, e che si sono poi immersi nel Laboratorio di gruppo coi colori a tempera dal titolo “Ti sblocco un ricordo” da me ideato per facilitare lo snodo critico dell’Intelligenza Emotiva.

Un prezioso contributo teorico-pratico di grande attrattiva è scaturito dall’articolato intervento della D.ssa Mariannina Amato, la quale ha rilevato “Massimo Ascolto e Comprensione sulla Creatività come elemento potenziale della persona ed inclusione nelle Trame della Tela”.

Milena Manili
Counselor Relazionale , Maestra d’Arte e
Operatrice Psicopedagogica individuale e delle Collettività.

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