Parola d’ordine “prevenzione”. Quella delle patologie pediatriche più diffuse, in maniera totalmente gratuita e con il fine di “poter offrire un servizio altamente qualificato e specialistico a coloro che hanno difficoltà economiche di accesso a tali prestazioni”.
E’ questo l’obiettivo del “Progetto Prevenzione” che taglia il traguardo della quarta edizione. Grazie a questa importante iniziativa – realizzata con la collaborazione dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, sabato mattina tanti piccoli pazienti hanno potuto accedere gratuitamente negli ambulatori specialistici dell’area pediatrica accolti dal sorriso di medici, infermieri e volontari appartenenti a tutte le associazioni coinvolte e che già nelle edizioni precedenti hanno collaborato in sinergia con ottima riuscita delle giornate dedicate.
Il “Progetto Prevenzione”, nato nel 2018 da una idea del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta-Gruppo di Catanzaro, in collaborazione con ACSA&STE ONLUS e Lions Catanzaro HOST, conta, quest’anno, anche sulla prestigiosa collaborazione di UNICEF.
Nel corso di questi anni sono stati conseguiti importanti risultati in termini di prestazioni erogate a favore delle fasce più fragili della popolazione e riuscendo a realizzare un importante progetto soprattutto a favore dei bambini.
L’offerta, quest’anno è stata più articolata, con grande disponibilità di personale specialistico. “Aperti” nello specifico gli ambulatori di: Oculistica, Pediatria, Diabetologia, Allergologia, Reumatologia, Auxologia; Chirurgia Pediatrica; Orl; Ginecologia; Psicologia; Urologia Pediatrica; Ortopedia Pediatrica; Psicoterapia; Chirurgia Orale.
“La realizzazione di questo progetto che è arrivato alla sua quarta edizione è certamente una buona notizia, perché significa essere ripartiti anche con quelle che sono le attività dei club service e del volontariato. Riparte la possibilità di dare servizi ai cittadini – ha affermato il dottor Giuseppe Raiola, direttore dell’unità operativa di Pediatria dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, presidente dell’associazione Acsa&Ste Onlus e presidente del Comitato regionale Unicef – Questo è veramente un momento di gioia, possiamo che essere soddisfatti per questa adesione”.
Il dottor Domenico Salerno, direttore del dipartimento Materno Infantile ha voluto ringraziare il commissario straordinario dell’azienda, Francesco Procopio che «ci ha dato la possibilità di poter utilizzare le attrezzature e l’ambulatorio dell’azienda ospedaliera ‘Pugliese-Ciaccio’. È un evento importante perché promuove la salute, e questo vale soprattutto per i bambini che hanno la necessità di effettuare controlli che possono evidenziare patologie che talvolta non possono essere individuate, ma non sempre hanno facilità di accesso alle strutture”.
“Anche quest’anno prima di Natale si ripropone questo importante progetto e guardando i numeri dei primi tre anni sono rimasto piacevolmente stupito – ha affermato Saverio Salerno, capogruppo del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta di Catanzaro -: sono stati sottoposti a visita oltre 350 bambini e bambine. Siamo contenti del fatto di poter far sottoporre questi piccoli pazienti a delle visite del personale specializzato che altrimenti sarebbe difficile effettuare”.
“Ancora una volta il ‘Pugliese-Ciaccio’ si conferma un ospedale dove l’assistenza viene prestata in modo da coinvolgere le diverse discipline esistenti all’interno in maniera completa”, ha aggiunto il dottor Salvatore De Filippo che si è occupato dell’ambulatorio di Chirurgia Orale. Mentre la dottoressa Maria Cirillo, responsabile dell’UOS di Reumatologia pediatrica ha aggiunto: “È da più di 10 anni che l’UOC DI Pediatria diretta dal dottor Giuseppe Raiola ha voluto dare un impulso alla diagnosi e alla cura delle malattie reumatologiche Le patologie reumatologiche pediatriche rappresentano una tipologia di malattie dal difficile inquadramento diagnostico e il ritardo di un corretto inquadramento è tipico per molte di queste patologie. Il centro di reumatologia pediatrica dell’ospedale è in collegamento con le più grandi istituzioni reumatologiche pediatriche d’Italia e fitto è il confronto che ne scaturisce spesso per una migliore gestione sul territorio regionale delle patologie più severe”.