Anche CSVnet tra i firmatari dell’appello promosso per chiedere al Governo la stabilizzazione delle risorse e uno stanziamento minimo di 280milioni di euro, necessario a garantire l’avvio di almeno 61,5mila operatori volontari all’anno nei progetti attivati in Italia e all’estero
“Quanto vale il futuro? Più Servizio Civile per investire nei giovani e nel bene comune!” questa la campagna lanciata da CSVnet, CNESC– Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile, CSEV– Coordinamento spontaneo Enti e Volontari di servizio civile del Veneto, Forum Nazionale del Servizio civile e Rappresentanza nazionale degli operatori volontari per chiedere continuità nella stabilizzazione dei fondi per il Servizio Civile.
La campagna è stata presentata nell’ambito del Festival nazionale del servizio civile “La pace non si aspetta, si prepara!” in corso al DumBo Space di Bologna.
Questo Istituto della Repubblica finalizzato alla Difesa Civile non armata e nonviolenta della Patria – hanno dichiarato con preoccupazione i rappresentanti dei soggetti promotori – versa nuovamente in uno stato di incertezza e precarietà dopo un triennio positivo dovuto ai fondi del Pnrr”.
“Con le risorse attualmente stanziate, saranno 20.000 i giovani che potranno intraprendere questa esperienza nel 2024, appena 35.000 per il 2025 e 2026. Per questo, chiediamo almeno 280 milioni per il 2024 e risorse per gli anni successivi che garantiscano annualmente l’avvio al servizio di almeno 60.000 giovani in Italia e 1.500 all’estero”.
Per questo “Chiediamo al Governo di continuare a investire con decisione nel servizio civile, nei giovani e nel bene comune”, come si legge nell’appello disponibile a questo link.
Fonte: di Clara Capponi CSVnet