Accanto all’attività di sperimentazione agricola sui terreni che circondano la struttura di Belcastro, i ragazzi con disabilità dell’associazione “L’Alveare” coltivano con uguale impegno la passione per lo sport e per il teatro. Quest’ultima, in particolare, dà agli aspiranti attori – alcuni dei quali particolarmente dotati – grandi soddisfazioni: all’ultima edizione del Festival del Giullare tenutosi a Trani nel mese di luglio, a Paola Dell’Acqua è stato conferito il premio come migliore attrice, e tutto il gruppo catanzarese è stato destinatario di una menzione speciale (ed anche di una piccola somma da ripartire, che tutti i componenti hanno già dichiarato di voler spendere in pizzeria con i genitori) per la rappresentazione scelta, capace di annullare le differenze tra i personaggi cosiddetti “normodotati” e quelli con disabilità.
I parenti, gli amici ed i sostenitori dell’associazione hanno accompagnato ogni cambio di scena con applausi vigorosi e sinceri, che la commedia scritta da Edoardo De Filippo, “Gennareniello”, di certo meritava: ma l’interpretazione, quella sì, ha entusiasmato e divertito fino in fondo, perché davvero il protagonista Gennarienello (interpretato da Mario Giglio) ha fatto il cascamorto con la bella dirimpettaia (Simona Tallarico), e la moglie alquanto spassosa (Paola Dell’Acqua, appunto), sostenuta dal figlio sempre intento a mangiare (Paolo Merazzi), ha fatto proprio bene a mandarlo via di casa. Nel mezzo c’erano poi la cognata pittrice (Isabella Scumaci), l’ospite vagabondo (Andrea Fuci), l’ingegnere (Mario Caccavari), il saponaro (Francesco Colao), ed ancora i personaggi minori interpretati da Luigia Scozia e Andrea Scarpino, con l’attenta regia di Pino Cerra.
E dopo le presentazioni dell’intera compagnia da parte di Guglielmo Merazzi e Nino Dell’Acqua, tra i fondatori dell’associazione, l’allegra serata è proseguita ai tavoli della sala ristorante davanti ad una bella pizza cotta al forno a legna.
Ufficio stampa CSV Catanzaro
