Anche la sezione Aipd di Catanzaro presente all'incontro formativo a Napoli

logo aipd

Anche la sezione di Catanzaro è stata presente all’incontro formativo realizzato dal 3 al 5 Aprile a Napoli e promosso da Aipd insieme a Fondazione con il Sud. Il progetto “Lavoriamo in Rete” e il servizio di Inserimento Lavorativo si propongono, attraverso colloqui di conoscenza e di valutazione, di sostenere le persone con sindrome di Down adulte e le loro famiglie nell’orientamento al termine del ciclo scolastico, indirizzandole verso il percorso a loro più idoneo che possa contribuire a sostenere una buona qualità di vita. Si propone inoltre, per le persone con sD che ne hanno le potenzialità, le capacità e soprattutto la motivazione, di sostenerle nell’avviamento concreto nel mondo del lavoro, affinché possano trovare un’occupazione adeguata e creare le basi per una vita il più possibile indipendente.

Nell’incontro previsto a Napoli le sezioni di Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna si sono confrontate in merito alla loro esperienza all’interno del progetto individuando aspetti positivi e criticità. Nel corso della tre giorni si è discusso anche del Servizio di Inserimento Lavorativo (SIL) creato al fine di offrire possibilità concrete di inserimento lavorativo a persone adulte con sD in cerca di prima occupazione e della sua effettiva costruzione in tutte le sezioni. E infatti, le operatrici delle sezioni del sud Italia si sono interrogate sul protocollo per l’inserimento lavorativo e l’elaborazione dei progetti di inserimenti e sui cambiamenti della legge 68/99 e sulle delibere regionali in materia di tirocini. Parlare di inserimento lavorativo, però, significa anche sensibilizzare le aziende e mettere in piedi strategie e buone prassi in grado di dare risposte concrete agli adulti con sD ed avere un rapporto con le famiglie per capire cosa dire e come dirlo. Secondo un’indagine condotta dall’AIPD, nel 2013, in 43 delle proprie sezioni, su 1.026 persone maggiorenni con sD, solo 125 (il 12%) lavoravano con un regolare contratto. L’obiettivo del progetto, che ha coinvolto complessivamente 35 persone con sD di età compresa tra i 18 e i 30 anni, le loro famiglie, 13 operatori, aziende ed enti locali, è stato proprio quello di favorire l’integrazione lavorativa e realizzare percorsi di orientamento ed avviamento al lavoro. 

Stampa o condividi