Un progetto musicale serio e importante, che dimostra nella pratica il valore sociale della musica, parte dagli ospedali di nove regioni italiane e arriva fino a Sanremo. E’ la storia di Officine Buone e del suo format Special Stage, una sorta di talent al contrario in cui centinaia di giovani musicisti hanno l’occasione di esibirsi su un palco speciale nei reparti di oltre 40 ospedali, tra cui alcuni dei più importanti della penisola come l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Ospedale Niguarda di Milano, il Policlinico Gemelli e l’ospedale Bambin Gesù di Roma, il Policlinico San Marco di Venezia, il Centro Oncologico di Reggio Emilia, l’Ospedale Pugliese di Catanzaro e molti altri.
Ugo Vivone (fondatore di Officine Buone) e Giulio Mantella (responsabile di Special Stage) saranno a Sanremo per raccontare il progetto a Casa SIAE nel giorno della finale (9 febbraio) dalle 12:00 alle 13:00. Si parlerà dei risultati raggiunti dal progetto nell’ultimo anno, con l’esordio della prima sede internazionale a Londra e il raggiungimento delle 300 date ufficiali, ma si parlerà anche di futuro con l’arrivo della serie “Involontaria” previsto entro la fine del 2019. Involontaria è un nuovo modo di vedere il sociale e di raccontarlo attraverso il cinema, una serie che con la sua prima edizione ha raggiunto il milione di visualizzazioni e che permetterà a un pubblico sempre più vasto di conoscere i valori del volontariato per renderlo un’attività di tendenza.
Portare Special Stage nel posto più importante in Italia per la musica è un’occasione che ci rende felici – dichiara Ugo Vivone – soprattutto perché queste occasioni di comunicazione del progetto ci permettono di ampliare il numero di volontari e di giovani musicisti ai quali dare la possibilità di donare il talento.
Per partecipare basta compilare il forum sul sito www.officinebuone.it nell’area Special Stage, oppure scrivere a info@officinebuone.it il progetto è attivo e gratuito per tutto l’anno.
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