Chi uccide un animale commette un reato

Di seguito riportiamo la lettera inviataci da Francesca Console, presidente dell’Associazione Anima Randagia.

Forse non tutti sanno che:
<<l’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi quale «chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte un animale punito con reclusione da 4 mesi a 2 anni.» Una parte della dottrina recente ha etichettato questo reato coniando il neologismo “animalicidio”, a sottolineare il parallelo realizzato dal legislatore tra questa fattispecie delittuosa e l’omicidio.>>

Le foto che scorrerete riguardano una segnalazione pervenuta presso la sede sociale dell’Associazione in data 13 marzo.
Quello che vedete è un PASTORE TEDESCO, morto e avvolto in una busta in plastica e gettato in un canale di scolo presso VIA CONTI RUFFO – CATANZARO.
Quello che vedete è il cadavere di un cane che dei RAGAZZI hanno avvistato e segnalato a chi di competenza.
Quello che VEDETE E’ SOLO ED ESCLUSIVAMENTE UNA VERGOGNA!!! UN ATTO VILE, INCIVILE E CRUDELE! Oltre che nei confronti dell’animale ormai morto, NEI CONFRONTI DI CHI HA VISTO E HA ASSISTITO a quello scempio.
Il Servizio Veterinario dell’Asp di Catanzaro Area “C” è prontamente intervenuto nella persona del Dr. Luciano Conforto, Medico Veterinario che ha sempre messo a servizio la propria preparazione e il proprio amore e rispetto per gli animali, che ha CONSTATATO LA PRESENZA DEL MICROCHIP all’interno del corpicino del povero cane.
E’ inutile continuare a ribadire ogni qual volta accadono questi episodi il nostro ribrezzo unito a rabbia e indignazione, perchè purtroppo non sorbiscono alcun effetto. L’unica cosa certa è che questa volta la persona che ha compiuto tale gesto pagherà per quanto ha fatto, tutto grazie al microchip e alla sua obbligatorietà di inoculazione. Esistono leggi che parlano chiaro, esistono Persone, Associazioni, Enti e Istituzioni apposite per farle rispettare.
Un immenso grazie ai privati cittadini che hanno prontamente segnalato quanto visto e al Servizio Veterinario Asp competente.
Ricordiamo al proprietario del cane ucciso che i reati scaturiti da questo evento sono tutti perseguibili d’ufficio.
Vigileremo come Associazione sui procedimenti che andranno a innescarsi e ci assicureremo che quel “qualcuno” paghi per quanto ha fatto.

ASSOCIAZIONE “ANIMA RANDAGIA”
Catanzaro

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