I referenti provinciali e regionali dell’Associazione invitano le istituzioni a smettere di usare la retorica. Organizzato un convegno su caporalato e sicurezza
«In soli due mesi tre persone sono morte a causa di un incidente sul lavoro nel settore agricolo nel nostro territorio: le vittime di 34, 55 e 64 anni sono rimaste schiacciate dal trattore che stavano conducendo e ancora una volta ci troviamo a piangere con tre famiglie per un dolore incommensurabile». È quanto afferma il presidente provinciale Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) di Vibo Valentia Michele Caridà, componente della fondazione “Anmil Sosteniamoli subito”. «I trattori che si ribaltano – prosegue il coordinatore – provocano morte sul lavoro allo stesso modo dei muletti, e continuano a ripetersi le cadute dall’alto. È dunque ora di smettere di usare la retorica perché dietro queste morti ci sono famiglie distrutte e per le cui storie non c’è nulla su cui costruire»
Il presidente Anmil della Calabria Antonio Carlizzi quindi precisa: «La nostra associazione, che da 80 anni si occupa delle vittime del lavoro, è proprio alle famiglie che rivolge la massima attenzione perché, oltre al dolore, il misero risarcimento previsto da una norma del 1965 mette in ginocchio anche situazioni familiari quasi sempre non rosee, quali quelle degli agricoltori che sono gli ultimi di una catena dell’economia di cui si parla continuamente, ma poco si fa nel concreto. Per questa ragione – prosegue il coordinatore – il prossimo 19 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, il consiglio regionale Anmil ha organizzato il convegno su Sicurezza nei luoghi di lavoro e Caporalato con il patrocinio della fondazione “Anmil Sosteniamoli subito”, all’interno della sala consiliare del Comune di Crotone. All’evento parteciperanno il prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito,il sindaco di Crotone Vincenzo Voce; l’assessore regionale alle Politiche sociali Tilde Minasi; il direttore regionale Inail Calabria Fabio Lo Faro; il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Bruno Giordano (in attesa di conferma). Saranno inoltre presenti i sindaci dei Comuni limitrofi».
Il presidente Anmil della Calabria dunque prosegue: «Abbiamo i dati più drammatici di sempre: secondo gli Open Data Inail, nei primi cinque mesi dell’anno le denunce di infortunio sul lavoro in Calabria sono aumentate del 50% (passando da 3.026 nel 2021 a 4.553)e la nostra indignazione dovrebbe essere massima, invece è sempre tutto uguale: qualche riga nelle pagine della cronaca locale, 90 secondi ‘di gloria’ nei tg nazionali e dopo un paio di giorni la memoria sociale e delle istituzioni finisce lì. Non è più tempo di indugiare su problemi e scelte che tutti conosciamo ma che nei fatti non vogliamo applicare. Non serve scendere in piazza, è invece necessario scendere dal piedistallo della retorica e trasformare il dolore in azioni positive, come facciamo con le nostre testimonianze, andando nelle scuole – conclude Antonio Carlizzi – e nelle aziende di tutta Italia, perché ci sono aziende che ci credono, si impegnano e riescono a far tornare a casa tutti i lavoratori».
Fonte: Il Vibonese