Il Centro Clinico San Vitaliano è stato scelto dall’ Arcivescovo Metropolita Vincenzo Bertolone come spazio e luogo di preghiera per implorare la misericordia del Signore. Per questo motivo Mercoledì 6 gennaio alle ore 9.45 verrà aperta la porta del Giubileo all’interno del Centro Clinico San Vitaliano alla presenza del vescovo Bertolone e del suo vicario don Pino Silvestre sacerdote della Parrocchia Madonna di Pompei, rispondendo così alla volontà di Papa Francesco secondo cui le realtà del territorio che sono esperienza della fragilità e delle “periferie esistenziali” oltrepassando la porta possono diventare un luogo ed uno spazio di preghiera e di culto nell’ anno della Misericordia.
La suggestiva cerimonia di apertura della Porta avverrà alle 9.45 di giorno 6 gennaio, di seguito sarà officiata la Santa messa nel locale del Centro Diurno e subito dopo il Vescovo Bertolone farà visita agli ospiti della struttura, sia nei reparti di Sclerosi Laterale Amiotrofica sia in quelli di Riabilitazione estensiva. “La porta -afferma don Pino Silvestre – rappresenta il Cristo che ci apre la via verso la salvezza. È una porta di grazia e di misericordia che ci conduce al Padre, una porta di giustizia che invita all’amore verso i fratelli. Questo luogo in cui si vive l’esperienza della fragilità umana offre l’opportunità ai pazienti, ai familiari, al personale ed a tutti coloro che visiteranno gli ammalati, di lucrare l’indulgenza plenaria che rimette la pena temporale dei peccati a condizione di intraprendere il cammino di conversione iniziato con la confessione sacramentale, la comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni di papa Francesco”. Per il direttore sanitario della struttura Giuseppe Mancuso:”È un privilegio che il Centro Clinico San Vitaliano sia stato scelto come luogo di culto e di preghiera nell’anno del Giubileo. Accogliendo pazienti con Sla e malattie neuromuscolari credo che questo sia uno di quei luoghi in cui si vive l’esperienza più profonda del dolore umano e oltrepassare la porta significa per tutti noi avvicinarci a nostro Signore”.