Approvate le linee guida per la costruzione di reti di servizi per l’Assegno di Inclusione

Con il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 93 dell’11 giugno 2024 (file pdf) sono approvate le Linee Guida per la costruzione di Reti di servizi per l’attuazione dell’Assegno di Inclusione (ADI), ai sensi dell’articolo 6, comma 10, del DL 48/2023, convertito, con modificazioni, dalla Legge 85/2023.

Per rendere i servizi davvero capaci di impattare sulla condizione dei beneficiari ADI è fondamentale costruire reti tra i servizi e con le risorse del territorio, implementando azioni a supporto di un’applicazione efficace della misura.

L’adesione al percorso personalizzato di accompagnamento all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo, infatti, viene valorizzata da un sistema di welfare locale capace di individuare i bisogni complessi, di definire e sottoscrivere modalità operative di collaborazione tra servizi, a partire dai Servizi sociali e dai Centri per l’Impiego e con il Terzo Settore, per attivare gli interventi e i servizi necessari ai beneficiari. Inoltre, la presa in carico delle condizioni di maggiore fragilità richiede l’integrazione tra i Servizi sociali e i Servizi sanitari e sociosanitari.

A tal fine, nelle Linee guida vengono sviluppati i due principali tipi di Reti, che collaborano e dialogano tra loro:

  1. le Reti di indirizzo (con funzione di programmazione e/o monitoraggio e valutazione);
  2. le Reti di intervento (con funzione gestionale e di attuazione).

Inoltre, con l’Allegato I è approvato un Esempio di struttura Protocollo d’Intesa/Accordo di programma per le Reti di intervento locali; mentre con l’Allegato II è approvato un Esempio/Proposta di schema di protocollo d’intesa per l’attivazione della Rete dei servizi territoriali per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico dei percorsi per l’inclusione sociale e per il rafforzamento delle azioni di collaborazione nell’ambito dell’Assegno di inclusione, parti integranti del decreto in argomento.

Per saperne di più:

Fonte: lavoro.gov.it

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