Le misure anti Covid dell’ultimo Dpcm comportano la chiusura degli oltre 4mila circoli ARCI in tutta Italia fino al 24 novembre. Un colpo durissimo per l’Arci, per le sue oltre 1 milione di socie e soci e per tantissimi circoli che rischiano in questo modo di non riaprire.
Non possiamo accettare la sospensione delle attività culturali, sociali e ricreative, attività che è possibile svolgere in totale sicurezza.
Sin dall’inizio della pandemia, nonostante le enormi difficoltà abbiamo agito in maniera responsabile, facendoci carico di azioni di solidarietà senza mai rinunciare a ciò in cui crediamo fortemente: il valore della socialità. In sicurezza. Adottando da subito i protocolli a tutela dei singoli e della collettività.
Sono stati e sono mesi duri. Siamo consapevoli che l’emergenza epidemiologica non è terminata e che la salute è un bene primario ma ci troviamo davanti a provvedimenti non equi che penalizzano fortemente l’associazionismo diffuso.
Già in questi mesi molte realtà associative non hanno retto all’impatto dell’emergenza; ora senza prevedere indennizzi come per altre categorie, per tantissimi circoli della nostra rete sarà difficile rialzarsi. Quasi impossibile. NON CI STIAMO! Anche Arci Crotone parteciperà al presidio nazionale che si terrà davanti a tutti i circoli Arci d’Italia. Sarà una rimostranza democratica, distanziata che terrà conto di tutte le misure di sicurezza in vigore, ma non per questo rinunceremo a far sentire il malcontento di una realtà, quella associazionistica, che da sempre è al centro della questione culturale e sociale in città.
Non sarò facile rialzarsi ma sicuramente sarà più lieto farlo con la solidarietà di tutti.
Appuntamento Venerdì 30 ottobre 2020, h.17 davanti al Circolo Arci di Via Mario Alicata, 18 a Crotone.
Il distanziamento è fisico non sociale.