C’era una volta un borgo abbandonato di un paesino della Presilacosparso di rovi e sterpaglie. Il fascino che il borgo emanava, anche dopo quarantasei anni di incuria, era talmente forte da spingere un gruppo di giovani e di associazioni a partecipare al bando comunale di assegnazione delle casetteper riportare alla vita un luogo che un’alluvione aveva destinato all’oblio. Le casette sono state ristrutturate, le sterpaglie sono state strappate ed il borgo ha ripreso a vivere: “Savuci”, così si chiama, è una frazione di Maranise e ha soli due abitanti – l’esperto di street art Francesco Scicchitano e la sua compagna, l’orafa Rosa Rumolo, che insieme hanno costituito l’associazione “Effetto Stendhal”- ma una chiara vocazione turistico-culturale che è sotto gli occhi di quanti si recano a visitarlo.
L’occasione si è avuta sabato scorso, con l’apertura ufficiale dei vari laboratori artistici – di arte orafa, scultura (l’artista Stefano Garrisi esponeva le sue creazioni in pietra leccese), cartapesta (con i lavori di Andrea Perri) e di fumetteria – della casa dei briganti, che un tempo si rifugiavano tra i boschi della Sila, e del museo, dove si alterneranno nell’esposizione artisti di fama anche internazionale (stavolta è toccato mostrare i propri lavori a Francesco Leone, pittore catanzarese che ha studiato all’Accademia di Brera e predilige raffigurare quasi in modo fotografico animali e nature morte, ed a David Melosanto, famoso in tutto il mondo per le sue creazioni originali, con materiali riciclati delle “favelas” brasiliane).
E poi concerti, spettacoli di danza, corsi di yoga e dimostrazioni delle proprietà benefiche dello “shatsu”, collateralial fitto programma di iniziative teso alla rinascita e destinato a ripetersi, almeno nei fine settimana, fino all’arrivo dell’estate. Con l’avvento della bella stagione, infatti, il borgo, con le sue viuzze caratteristiche arricchite da coloratissimi “acchiappasogni” fatti a mano, si candida ad essere un attrattore turistico che può portare beneficio anche alle zone limitrofe (basti pensare a Taverna ed al suo ricco patrimonio artistico), con la previsione di una serie di attività da svolgersi all’aperto, prima fra tutte le proiezioni cinematografiche in piazzetta.
C’è poi chi, come Lucio Bramato, presidente dell’associazione “Il Mantello”, ha pensato di realizzare una biblioteca come luogo d’incontro per gli anziani, ma non solo, visto che ad affiancarlo nel progetto di rinascita del borgo (Lucio, infatti, è uno dei pochi assegnatari delle case) c’è Carlo Crucitti di “Usabile”, che invece ha scelto di dedicarsi ai minori attraverso l’utilizzo delle tecnologie. L’aspetto sociale del borgo, quindi, non trascura le categorie più deboli, gli anziani in primis, che in un posto ameno come Savucipossono ritrovarsi, riscoprendo il piacere di un libro, ma anche la partecipazione ad un torneo di carte, altra grande passione: il primo torneo organizzato da “Il Mantello” è stato un successo, e si è concluso con “la messa a dimora” nella piazzetta del borgo delle piante da frutto destinate ai vincitori.
E per i bambini? Nella piccola ma molto fornita biblioteca c’è spazio anche per dei robotad esclusivo utilizzo dei minori: e chissà che, in una mirabile sintesi tra modernità e antichità legata alla natura, non possa realizzarsi un camposcuola estivo per bambini che, secondo gli auspici di Crucitti, contribuisca a dare nuova vita al borgo.
Ufficio stampa CSV Catanzaro