Crotone – “Diamo una casa ai papà ed ai propri figli”. Come? Realizzando una casa per i papà separati, che così potranno seguire con maggiore dignità gli affetti filiali e potranno essi stessi avere dignità. Il tema, particolarmente sensibile, che oggi vede oltre 4 milioni e ottocentomila padri separati, è stato al centro di un interessante e quanto mai attuale convegno, promosso dall’Associazione “ Al servizio del cittadino”, presieduto da Vincenzo Costa, che si è svolto presso la sala consiliare del Comune di Crotone. Il convegno titolava “La violenza non ha genere” che ha voluto aprire una finestra più ampia sulle diverse tipologie di violenza che oggi fanno precipitare nell’indigenza fisica e psicologica molti cittadini. Non solo donne quindi vittime di violenza, ma anche padri, nonni e, inevitabilmente, figli e minori. A tessere le fila dell’incontro, Giusy Regalino che di volta in volta ha sottolineato gli interventi con spunti di riflessione generali. Un convegno che, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha ancora una volta fatto emergere la crisi dell’istituto familiare e della coppia che finiscono per “violentare i minori”. I temi sono stati trattati durante i loro interventi, dall’assessore del Comune di Crotone, Alessia Romano che ha tracciato e sottolineato i notevoli cambiamenti intervenuti da quando nel lontano 1975 è stato introdotto il diritto di famiglia che oggi grida a gran voce un cambiamento in favore della tutela dei minori e della bigenitorialità, fondamentale per la formazione degli stessi e per il loro positivo inserimento sociale futuro. Ha quindi auspicato la nascita di un Punto unico di ascolto, per padri separati che se pur non subiscono violenza fisica, soffrono una notevole violenza psicologica ed economica a causa di una legge iniqua. “Una violenza che quindi và affrontata nella sua complessità, offendo a padre e madre pari dignità e opportunità per concorrere, anche separati, alla tutela dei minori” come ha detto nel suo intervento l’on.le Flora Sculco, intervenuta al convegno. Un problema che la Caritas “tocca con mano” come ha detto il cappellano della Polizia di Stato, Ezio Limina, che ha riferito di tanti casi anche a Crotone, laddove la diocesi dà sostegno a tanti padri che vivono in macchina ed ai quali si impedisce di incontrare i figli, con un disagio che finisce per riverberarsi sulla società. “Un lavoro corale a sostegno della violenza di genere e nello specifico a sostegno dell’istituto familiare e dei minori, che deve vedere le Istituzioni, la società civile e il mondo del volontariato e associazionistico tutto, come ha detto il presidente del CSV Aurora di Crotone, Lucia Sacco, che ha rimarcato altresì l’impegno del CSV di Crotone a favore di quanti si spendono per dare sollievo al tessuto sociale del territorio provinciale con la loro opera, ma che necessariamente deve vedere la politica e le istituzioni governative pronte ad investire anche risorse economiche, oltre che vedere applicata in concreto la legge sull’affido condiviso”. Richiesta avanzata a conclusine del convegno dallo stesso presidente Costa che ringraziando tutti, pur plaudendo l’idea di istituire un punto di ascolto da parte del Comune di Crotone, si augura di trovare sostegno economico per la creazione di una “Casa dei Papà”, come già presente a Roma e prossima anche a Milano, al fine di sostenere un percorso di pari dignità fra uomini e donne, pur nella sofferenza. Durante il convegno sono stati portati anche i saluti da parte del questore di Crotone, Gambino.
Oscare Grisolia