La fase di cambiamento che è stata avviata dalla riforma del Terzo Settore ha interessato anche i Centri di Servizio, e non solo per quanto riguarda l’assetto organizzativo. Per due volte nel corso dell’anno, infatti, l’assemblea dei soci è chiamata ad approvare il bilancio preventivo per garantire la continuità operativa dei Centri. E così è avvenuto martedì pomeriggio, nella sede del Musmi, da parte di una rappresentanza dei soci del CSV di Catanzaro riuniti in assemblea: l’approvazione del bilancio del secondo semestre, avvenuta all’unanimità, alla presenza del presidente del CSV Luigi Cuomo e del presidente del Collegio dei Revisori Lucia Tiriolo, è seguita alla relazione tecnica del consulente Giuseppe Merante, che ha tenuto a puntualizzare come l’approvazione semestrale del bilancio si ritenga necessaria per svincolare risorse che servono alla riprogrammazione degli interventi, con riferimento in particolare all’apertura dello sportello di Lamezia Terme ed alle giornate di animazione territoriale.
Non sono mancati nel corso della riunione momenti di dibattito, stimolati dal direttore Stefano Morena che ha riportato ai soci l’avvenuta riorganizzazione “al centro” tra i CSV di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, che snellisce da cinque a tre il numero dei Centri di Servizio calabresi (all’asse Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia si aggiungono il CSV di Cosenza e di Reggio Calabria). Il nuovo assetto organizzativo dei CSV in Italia – di cui si è data comunicazione ufficiale, regione per regione, nel corso della Conferenza annuale di CSVnet tenutasi nei giorni scorsi a Matera – ha portato quindi ad un’attività di confronto e mediazione che ha visto protagonisti in Calabria i CSV dell’area centrale. L’apertura di Crotone alla possibilità di “fondersi” con Catanzaro è stata frutto di accese discussioni a livello regionale in cui le visioni contrapposte e la storia individuale dei centri sono state messe da parte in nome di una riorganizzazione complessiva non più rimandabile. Certo, l’auspicio – come ha puntualizzato Guglielmo Merazzi, membro del comitato direttivo del CSV Catanzaro, che ha preso parte attiva ai numerosi incontri che si sono alternati nei mesi scorsi – è di superare lo spirito campanilistico che anima i territori e di perseguire un percorso che, piano piano – anche attraverso la partecipazione ad assemblee allargate a più centri ed al Forum del Terzo Settore (così come si sta già facendo a Catanzaro con Agenda Urbana, ha tenuto a precisare il portavoce del Forum di Catanzaro –Soverato, Giuseppe Apostoliti) – porti la Calabria ad avere un unico Centro di Servizio.
Ufficio stampa CSV Catanzaro