Com’è solita fare da anni, l’associazione “Assoagry”, dedita a dare supporto alle famiglie ed alle persone disagiate, pubblica sulla propria pagina Facebook il bilancio sociale e le attività più interessanti, poste in essere mese per mese, per condividerli con i soci ed i sostenitori. Il bilancio del 2023 registra ben 81mila chili di derrate alimentari consegnati alle famiglie assistite da anni, grazie al sostegno del Banco Alimentare, dei grossisti del mercato ortofrutticolo “Comalca” ed alle donazioni di privati. La vicinanza del marchio Oviesse, tramite l’intermediazione della responsabile Noto, fa sì poi che l’associazione possa rifornire di abiti nuovi donati le persone indigenti che fanno capo ad Assoagry per ricevere alimenti, frutta e verdura freschi.
Tra le collaborazioni rinsaldate nell’ultimo anno, da segnalare quella che Assoagry ha siglato con Codacons Calabria, allo scopo di garantire anche i diritti legali e arginare gli abusi nei confronti dei più deboli.
Purtroppo di recente l’attività dei volontari ha subìto un brutto colpo, a causa delle multe che i comuni di Simeri Crichi (pari a 4mila euro) e di Squillace (di 2mila) hanno erogato all’associazione per eccesso di velocità, all’atto di consegnare pacchi alimentari a domicilio nel periodo della pandemia. “In piena pandemia, nel 2020, abbiamo continuato ad offrire i nostri servizi recapitando gli alimenti a domicilio – spiega Vittorio Corrado, che ha fondato l’associazione assieme alla moglie Nancy Aranzales – Viaggiavamo a bordo del nostro furgone con l’autorizzazione al fine di raggiungere i nostri assistiti, che vivono in comuni diversi. Alle forze dell’ordine che ci fermavano per strada spiegavamo sempre i motivi che ci spingevano a muoverci nonostante le restrizioni. E nessuno ci ha mai fermati, perché ne capivano l’importanza. Ora queste multe ci hanno trovati impreparati: abbiamo fatto ricorso al Giudice di Pace, ma intanto, con i pignoramenti in corso, saremo costretti a sospendere le nostre attività fino alla pronuncia del giudice”.
Per tale ragione l’associazione si appella ai sindaci delle amministrazioni comunali affinché l’operatività dei volontari, che da Amato si spingono in altri territori per la consegna di alimenti a domicilio, non venga ad essere bruscamente interrotta. D’altronde sarebbe un danno enorme (sono in media 8mila i chili di alimenti al mese distribuiti) per tutte quelle famiglie che vanno avanti grazie all’impegno senza sosta di Assoagry.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro