Associazioni e Csv Crotone all’International Children’s Rights Festival

Per quattro giorni, dal 25 al 28 scorso, la Cooperativa Sociale I tre Melograni con il Polo D’Infanzia Baby Kinder Park, l’Associazione il Lunario, il Csv Aurora di Crotone, i Comuni di Cirò Marina, Cirò e Umbriatico, Giuseppe Gangale, Aloysius Lilio, il vino Cirò e i suoi prodotti eno-gastronomoci si sono ritrovati a Mantova, che per l’occasione è divenuta la capitale mondiale dei bambini, ospitando la prima edizione dell’International Children’s Rights Festival, l’unico evento su scala globale interamente rivolto alla tematica dei diritti dell’infanzia. Un festival diffuso che ha animato, per un intero weekend, i luoghi più caratteristici di Mantova, con un ricco programma di incontri, dibattiti, workshop, mostre, eventi didattici e focus, rivolti ai temi appunto della migrazione, della nutrizione e del gioco. Decine gli ospiti chiamati ad incontrare il pubblico nei diversi punti della città animati dal festival, a partire dalla madrina dell’iniziativa: Ellen Hidding, conduttrice di programmi tv cult come Mai dire Gol e Melaverde; oltre che autrice di un libro di racconti rivolto a giovanissimi lettori. Accanto a lei si sono alternati tra gli altri, nel corso delle tre giornate, l’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva, il giornalista Oliviero Beha e l’ex calciatore Ivan Cordoba; Walter Veltroni, che ha presentato il suo ultimo film “I bambini sanno”; Geronimo Stilton, personaggio di fantasia che ha contribuito ad avvicinare alla lettura milioni di ragazzi nel mondo.  La prima giornata ha trattato l’evolversi della situazione geopolitica del bacino del Mediterraneo ed ha ribadito come il tema della Migrazione sia priorità da affrontare secondo tutte le sue possibili articolazioni e durante il festival si è scelto di raccontare il fenomeno dal punto di vista dell’infanzia: portando il racconto di chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma dello sradicamento e dell’abbandono; ma anche quello di chi lavora quotidianamente per soccorrere le migliaia di migranti che ogni settimana tentano di raggiungere l’Europa. Il focus è stato moderato proprio da Oliviero Beha, che  affrontato proprio questo punto specifico. Grazie alle testimonianze del capitano di fregata Pasquale Esposito, Comandante della Nave Margottini della Marina Militare Italiana, che presidia le coste cercando di prestare soccorso ai barconi di migranti lasciati alla deriva; di Alessandra Ballerini (consulente giuridica Terre des Hommes) e Anna Maria Colombani (Vice Presidente Croce Rossa Italiana); del presidente di Ai.Bi. Diego Moretti e di Michele Imperiali, del comitato scientifico di ANFFAS Onlus.  Ad arricchire il dibattito i contributi di Miomir Rajcevic, presidente di quel Media Education Centre che a Belgrado ha costruito una piattaforma capace di coinvolgere ragazzi di culture, tradizioni e credo religiosi diversi in un comune percorso di integrazione nel segno della creatività; di Valery Novoselsky, direttore esecutivo del Roma Virtual Network, soggetto che lavora nel contesto delle comunità rom e sinti; e di Said Islam Yacoub. Commosse l’Italia, nel 2011, la sua lettera aperta alla madre – persa in Libia in attesa dell’imbarco su un barcone di clandestini – messaggio di affetto e speranza lanciato da un ragazzo all’epoca appena quattordicenne diventato, per l’immediato battage mediatico della vicenda, un autentico simbolo del dramma dell’emigrazione minorile. Nel corso dell’intera giornata si sono susseguiti altre voci ed altri punti di vista, altri approfondimenti volti a studiare un fenomeno quanto mai complesso. Si è passati così dall’incontro con la Garante per l’infanzia, della regione Calabria, Marilina Intrieri, una regione – la Calabria – coinvolta in modo particolare nell’accoglienza degli immigrati, fino a quello con Giovanni Giudice e Maria Volpe, rappresentanti della Questura di Agrigento, altra zona d’Italia fortemente interessata dai flussi migratori. Per chiudere, in serata, con il talk che ha  introdotto la proiezione de I bambini sanno, presentato dallo  stesso Walter Veltroni che ha discusso con il pubblico i temi del suo ultimo documentario, con cui interpreta le questioni più scottanti dei nostri giorni proprio attraverso la visione pura e disincantata dei più piccoli.  Nell’anno di EXPO è stato imprescindibile, come ha più volte detto il presidente della Fondazione Malagutti, organizzatrice dell’evento,  una riflessione sul tema della corretta alimentazione: “corretta perché sana ed equilibrata; ma anche perché sostenibile, basata su cibi prodotti nel rispetto dei più ineludibili principi etici e morali.” Una convergenza che ha trovato sponda  nella posizione di Vandana Shiva: l’attivista e ambientalista indiana, vicepresidente di Slow Food insignita del Right Livelihood Award (versione “green” del Premio Nobel),  tra gli ospiti principali della seconda giornata dell’International Children’s Rights Festival, la quale si è scagliata contro il sistema economico globale e quello delle banche in particolare che “condizionano” il mercato alimentare e della produzione. “La crisi economica, ha detto, ha  sottratto all’Italia l’Expo”. Il focus del giorno ha vissuto  invece del dibattito animato dagli interventi di Emilio Franzoni, direttore U.O. Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Bologna; di Sergio Marelli, presidente del Comitato Italiano Sovranità Alimentare; di Alessandra Fabbri, rappresentante della Società Italiana Nutrizione Umana; di Luca La Fauci, Biologo Nutrizionista e Tecnologo Alimentare e di Birgitta Olsson, del VP International Youth Media Summit. Ha portato il proprio contributo anche Maria Eleonora Cairoli, assistente dell’ex calciatore dell’Inter Ivan Cordoba nel suo compito di presidente della Fundación Colombia te quiere ver onlus, Italia por Colombia onlus. Un soggetto impegnato in favore dei bambini delle aree più povere e disagiate della Colombia. Infine, la terza giornata, dedicata al gioco, conclusasi con le premiazioni finali del Concorso Diritti a Colori, nella suggestiva Piazza Sordello, che ha visto l’affermazione per la  sezione infanzia degli alunni della sezione Girasoli della  Baby Kinder Park che si è distinta in particolare con l’elaborato, poi selezionato, del baby, Luigi Bozza e per la categoria senior dell’elaborato di Irene Mellace e Mercurio Antonio, alunni del Liceo artistico di Crotone. Una giornata conclusiva che ha decretato che “tutti i bambini hanno diritto di giocare”, come recita l’art. 31della Convenzione dei Diritti dei Bambini ratificata dall’ONU nel 1989: un’affermazione apparentemente semplice ma tutt’altro che banale, che si scontra drammaticamente con la piaga del lavoro minorile e con altre terribili forme di sfruttamento e prevaricazione, quindi il gioco visto  come motore di integrazione e condivisione. A Mantova è stato il Calciobalilla ad essere protagonista: un gioco di tradizione che non ha mancato  di appassionare e coinvolgere chiunque, anche nell’era del digitale. Diversi i tavoli installati in città, ai quali i piccoli partecipanti del festival si sono potuti   accostare per sfidare gli ospiti e i relatori della rassegna; ma anche  Francesco Bonanno e Fabio Cassanelli: il primo più volte campione del mondo paraolimpico, il secondo campione 2015 paraolimpico della disciplina. Il focus della giornata ha puntato la sua attenzione sull’importanza educativa del gioco, con il dibattito a cui hanno partecipato Nicolò Barbiero, scrittore, sceneggiatore e collaboratore della storica trasmissione RAI L’Albero Azzurro; la scrittrice Lorenza Cingoli, il fondatore di Lucca Games Beniamino Sidoti; il docente di Storia del Giocattolo Vincenzo Capuano e Anna Oliverio Ferraris docente universitaria, psicoterapeuta e scrittrice. Un festival che ha visto protagonista anche la Calabria, recatasi nella città di S. Giorgio, a presentare la metodologia educativa  il suo  know-how, da parte della Dirigente del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park,  Lucia Sacco, che ha fatto omaggio del suo libro a Maria Teresa Parsi, psicoterapeuta, scrittrice, componente commissione Onu per i diritti dei bambini, intervenuta,alla ma non solo. In occasione della premiazione, Alfonso Calabretta ha donato in omaggio alla fondazione Malagutti, il suo ultimo lavoro, “Storie dell’altro mondo”,. Una raccolta di disegni elaborati dagli immigrati della struttura d’accoglienza S.Antonio, dove lui stesso ha curato un laboratorio. Un calendario contenente i migliori dodici elaborati del liceo artistico di Crotone che ha partecipato al laboratorio Diritti a colori e poi, come dicevamo in apertura, il Gal alto Crotonese, i comuni di Cirò Marina, Cirò e Umbriatico, affiancati dal CSv Aurora di Crotone, presente con il suo Direttore, Filippo Sestito. Quest’ultimi intervenuti a Mantova unitamente al sindaco, Pasquale Abenante. In occasione della premiazione, i comuni di Cirò Marina e Umbriatico, hanno donato un simbolico assegno di 500 euro alla Fondazione, come “buona azione verso l’infanzia”.

A fare bella mostra di se, nello stand Calabria, non potevano mancare infine, oltre alle mostre di Gangale e Luigi Lilio, il vino Cirò, offerto da diverse cantine del comprensorio. Una piccola vetrina delle tante eccellenze Calabresi in un piccolo mondo dedicato all’infanzia.
Oscare Grisolia

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