L’apertura del nuovo Centro Antiviolenza nel comune di Parghelia (VV) per donne sole o con eventuali figli minori, vittime di violenza o di stalking, è stata possibile grazie al grande impegno e sensibilità del sindaco Maria Luisa Brosio e dell’assessore alla Cultura e Turismo Anna Sambiase, in collaborazione con l’associazione “Attivamente Coinvolte ”.
L’apertura del nuovo Centro Antiviolenza è infatti il risultato della determinazione del comune di Parghelia di voler rispondere alle richieste di aiuto delle donne vittime di violenza del territorio con due principali finalità: restituire dignità e consapevolezza di sé alla donna maltrattata e vittima di violenza e agli eventuali figli sino al recupero dell’autonomia anche economica, e costruire ed affermare una cultura contro la violenza perpetrata contro le donne.
La sede del Centro antiviolenza di Parghelia è situata in Via Trento ed è stata consegnata all’associazione “Attivamente Coinvolte” nella giornata dell’8 settembre scorso.
L’associazione è attiva nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro dal 2008 attraverso tre centri di ascolto ed una linea telefonica di aiuto attivo H24 (“S.O.S. VIOLENZA”: 388/35.10.596), è socia del Coordinamento Regionale “C.A.D.I.C.” e della Rete nazionale Antiviolenza D.I.RE.
Il centro fornisce i seguenti servizi: ascolto e sostegno telefonico attraverso una linea telefonica di aiuto(H24); accoglienza, ascolto e decodifica della domanda; assistenza sociale, sostegno psicologico; consulenza/assistenza legale; attivazione di percorsi di sostegno anche in gruppi di auto mutuo aiuto; intermediazione culturale; interventi di rete(avvio di procedure con i servizi territoriali (scuole, ospedali, consultori, ecc.) e con le istituzioni (Comune, Regione, Provincia, Tribunale dei Minori, Tribunale Civile e Penale); percorsi personali di ri-progettazione ed orientamento al lavoro; lotta ai racket della prostituzione coatta ed interventi nell’emergenza con invio ad altro servizio. È importante evidenziare che l’attivazione dei servizi su menzionati avviene solo su richiesta diretta della donna secondo il “principio di autodeterminazione” e che l’accoglienza è svolta solo da personale femminile garantendo l’anonimato e la riservatezza.
La presidente Stefania Figliuzzi e la vice-presidente Elena Cortese hanno manifestato la loro soddisfazione per il grande progetto che il sindaco Brosio ha fortemente voluto, al fine di dare risposte concrete ai bisogni emergenti delle persone, delle donne, dei giovani a partire anche dalla prevenzione della violenza come valore imprenscindibile di civiltà e dignità di una società.