Il centro antiviolenza calabrese “Attivamente Coinvolte” con sede a Tropea (Vv), e con uno sportello attivo anche sul territorio di Catanzaro, aderente all’organizzazione nazionale D.i.Re (“Donne in rete contro la violenza”- rappresentativa di 80 Centri Antiviolenza) nonché al C.A.D.I.C. (Coordinamento regionale Centri antiviolenza), insieme ad altre realtà italiane è impegnato a partecipare alla stesura del primo Rapporto Ombra GREVIO in merito agli impegni assunti dal nostro Paese con la Convenzione di Istanbul.
Nello specifico, da settembre 2017 la Commissione GREVIO – organismo di controllo degli adempimenti prescritti dalla Convenzione di Istanbul – ha iniziato l’esame dello stato di implementazione della Convenzione in Italia. Lo Stato è chiamato a redigere un Rapporto, le associazioni non istituzionali sono chiamate a redigere un Rapporto Ombra.
Trattandosi di materia specifica sulla violenza alle donne, “Attivamente Coinvolte” ha assunto un ruolo da protagonista nella redazione di questo primo “Rapporto Ombra GREVIO”, ed a tale scopo è stato individuato un Comitato Scientifico multidisciplinare (di cui fanno parte Stefania Figliuzzi, Elena Cortese, Anna Piane, Roberta Scozzafava, Antonella Accorinti, Maria Rosaria Juli, Francesca Spadafora, Tina Paganini, Francesca Tucci) che sta lavorando per assicurare un report di qualità avvalendosi di professionalità specializzate sulle tematiche di genere.
Ecco solo alcuni aspetti che saranno messi in evidenza dal report nell’ottica di protezione della donna e minori: i tempi inadeguati dei percorsi giudiziali civili e penali; il problema dell’affidamento condiviso dei minori in caso di violenza; la poca conoscenza e quindi la difficoltà di rilevazione sia della violenza psicologica che di quella economica; la mancata applicazione della normativa relativa al gratuito patrocinio, al risarcimento danno e al fondo per le vittime di reati; le carenze nell’applicazione delle misure cautelari nel civile e nel penale. Quindi il tratto comune di molte delle questioni menzionate è la scarsa applicazione di norme esistenti dovuta anche ad una cultura fortemente stereotipata sul fenomeno.
Un lavoro complesso ed impegnativo svolto nell’ottica di un concreto auspicabile cambiamento.