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Fonte: CSVnet –
- Scritto da Alessia Ciccotti
Ogni giorno frequentano la famiglia e leggono libri; il volontariato è tra le principali attività svolte fuori casa; i social network sono ancora sconosciuti, ma 1 su 10 si collega ad internet quotidianamente. L’indagine presentata il 13 ottobre a Firenze, nell’VIII edizione de “La città che apprende“.
Come si informano gli over 65? Quali sono i loro bisogni, le aspettative, le abitudini, quale il loro rapporto con la pubblica amministrazione e il sistema sanitario? Sono alcune delle domande a cui ha cercato di rispondere la ricerca promossa da Auser e realizzata dalla società Pragma (con 600 interviste realizzate), in collaborazione con il Dipartimento di scienze della formazione dell’Università Roma Tre.
L’indagine ha riguardato quella fetta di popolazione pari al 21,7% degli italiani, che, secondo l’attuale trend demografico, potrebbe salire nel 2050 al 30%. Persone che hanno davanti a sé un’aspettativa di vita di circa 20 anni.
Relazioni sociali
La maggioranza degli intervistati, 51 per cento, trascorre, tutti i giorni, un’ora o più con i propri famigliari, mentre nel 30 per cento dei casi amici e conoscenti vengono frequentati meno.
Nel quotidiano gli over 65 escono spesso fuori casa (il 31,9 per cento vi trascorre un po’ di tempo tutti i giorni e il 26,5 per cento quasi tutti i giorni). Un intervistato su dieci, invece, esce molto raramente (meno di una, due volte al mese).
Gli svaghi fuori casa sono diversi e vanno dall’attività fisica (11 per cento) ai viaggi (7,7 per cento) agli spettacoli di cinema e teatro (7,5 per cento) alla lettura di libri (il 31,1 per cento dichiara di leggere tutti i giorni).
Tra gli over 65, inoltre, uno su dieci è altresì impegnato in attività di volontariato(11,3 per cento) e un 3,9 per cento dichiara che sarebbe interessato a farne, soprattutto per aiutare le persone più fragili.
In buona salute
La quasi totalità degli over 65 intervistati giudica il proprio stato di salute quanto meno discreto (46 per cento del totale), buono o molto buono rispettivamente il 37,1 per cento e il 7,2 per cento degli intervistati.
Ad uno stato di salute mediamente buono corrisponde un buon livello di autosufficienza. Un intervistato su due (49,5per cento) è infatti in grado di compiere tutte le attività indicate nel questionario da solo, anche se con problemi. La stessa percentuale di totale autonomia sale se riferita alle singole azioni dallo spostarsi fuori casa con mezzi pubblici o auto (65,2 per cento) al prendersi cura della casa (67 per cento), dal pagare conti e bollette al cucinare e uscire per le compere (oltre il 70 per cento).
Davanti alla tv, ma crescono gli anziani che usano internet
Propensione quasi “plebiscitaria” per l’uso della televisione con un 86 per cento di over 65 che la vede tutti i giorni. A questo si affianca la preferenza per i mezzi d’informazione più tradizionali come i giornali (1 su 4 li legge tutti i giorni) e la radio con il 27 per cento che l’ascolta tutti i giorni, il 12 per cento più volte a settimana.
Si affaccia all’orizzonte una percentuale minoritaria ma non trascurabile di utilizzatori di internet, con un anziano su dieci che si connette tutti i giorni e 1 su 4 che lo fa almeno qualche volta al mese. L’Italia resta comunque il paese dove solo il 16 per cento delle famiglie di soli anziani ha accesso ad internet e il 9 per cento possiede cellulari abilitati contro una media nazionale rispettivamente del 64 per cento e 54 per cento delle famiglie. Il mondo dei social network è ancora poco conosciuto e frequentato solo da una minoranza degli over 65 (14 per cento degli intervistati) e per la quasi totalità circoscritto a Facebook. Chi naviga in internet lo fa attraverso il computer nell’87 per cento dei casi, contro il 25 per cento di smartphone e il 18 per cento di tablet.
Rapporti con la Pubblica amministrazione
I principali interlocutori risultano essere le Asl. Poco meno della metà, il 42 per cento degli intervistati, si è rivolto ad una Asl negli ultimi sei mesi per prenotare visite, esami diagnostici o altre prestazioni. Seguono a distanza gli uffici dell’Inps e quelli comunali. Nel 67,8 per cento dei casi il contatto è stato fatto allo sportello, al telefono nel 32 per cento dei casi e solo il 13 per cento via web. In base alle interviste raccolte il 74,5 per cento degli anziani ha contattato l’ente da solo e nel restante 25,5 per cento si è fatto aiutare da un famigliare o un conoscente.