Autismo e bisogni complessi, all’UMG un convegno a più voci

L’aula Blasco dell’UMG di Catanzaro ha ospitato  il convegno “Autismo e Bisogni Complessi. Esperienze di analisi, ascolto, azione” organizzato da Fondazione Città Solidale di Padre Piero Puglisi e dal Centro di Ricerca “Transazione digitale, autonomie negoziali e relazioni di lavoro – Digital Lab Law” di cui è responsabile il professore Antonio Viscomi.

Ad aprire la mattinata, patrocinata dalla SINPIA e guidata magistralmente dalla giornalista Maria Rita Galati, il  Rettore dell’Università Magna Grecia, il prof. Giovanni Cuda, che ha salutato tutti i presenti e sottolineato l’importanza di iniziative come queste in rete con il territorio e accreditate tra le attività della Terza Missione d’Ateneo. A completare la sessione dei saluti istituzionali, il dott. Stefano Morena, direttore de CSV Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia e il dott. Danilo Ferrara, Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria che ha spiegato le ragioni che hanno spinto il CROAS a sposare a pieno il percorso formativo.

La sessione “Conoscere per comprendere. Comprendere per agire” è partita con la relazione della professoressa Francesca Felicia Operto, Neuropsichiatra infantile, che ha presentato ad una platea gremita i “Disturbi dello spettro dell’autismo, i tre livelli di gravità e i criteri per una diagnosi precoce”, sottolineando inoltre come l’incidenza dei casi di autismo sia in forte aumento, n. 1 caso in Italia su n. 69 bambini. La professoressa Patrizia Oliva, direttrice del corso di sostegno TFA per l’UMG, ha introdotto il concetto di autodeterminazione, come capacità associata solo di recente all’autismo in quanto vigente la convinzione che una persona con questa condizione, non possa avere la capacità di scegliere. Ribaltando questa visione, la docente ha sottolineato come sia necessario il coinvolgimento della Persona con autismo nella costruzione del suo progetto di vita, frutto delle sue scelte e non di quelle di operatori o familiari. Ha, inoltre, aperto una finestra sulla figura dell’insegnante di sostegno e su come, per parlare realmente di inclusione, occorra lavorare su questo ruolo ed attuare un cambiamento culturale, iniziando a dare forma al docente inclusivo, nella convinzione che l’inclusione è compito di tutti i professionisti della scuola.

Il professore Cleto Corposanto, Presidente del Corso di Laurea in Sociologia presso l’UMG, ha parlato della complessità della sociologia della disabilità, partendo dalla distinzione terminologica tra “complesso” e “complicato” che seppure utilizzati come sinonimi, presentano due accezioni completamente diverse. Ha sottolineato, inoltre, come la Persona prevalga su qualsiasi attribuzione, e che l’autismo non sia una patologia ma un diverso funzionamento dell’individualità. A chiudere la sessione dedicata alla conoscenza, il professore Antonio Viscomi, docente di Diritto del Lavoro e Responsabile del Digital Lab Law, che ha condotto una riflessione sul concetto di inclusione che attraversa un diritto fondamentale, quello del lavoro, sancito nell’art. 4 della Costituzione Italia, ove è specificato che “ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso della società”. La tematica del lavoro è stata approfondita dall’esperienza di Lorenzo, giovane ragazzo con autismo, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza di borsa lavoro, realizzata all’interno del progetto Centro Polifunzionale ABC, gestito da Città Solidale, e svolta presso un’azienda vivaistica.

La sessione pomeridiana, “La Solidarietà Cambia il Mondo! Dal progetto alla policy” è stata guidata dalla  giornalista Eugenia Ferragina. L’avvio dei lavori è stato sancito dalla presentazione del video realizzato dai giovani ospiti e dagli operatori del Centro ABC, a rappresentazione delle azioni svolte in circa un anno di attività del Progetto, finanziato dalla Regione Calabria, attraverso il Comune di Catanzaro capo ambito, in rete con i Comuni di Soverato, Soveria Mannelli e Lamezia Terme. La dott.ssa Ferragina, in questa narrazione, è stata aiutata dalla giovane Michela, ospite del Centro che ha raccontato come la sua vita sia cambiata da quando fa parte di questa nuova avventura e di quante nuove relazioni sia riuscita ad instaurare. Le testimonianze dei due genitori hanno coinvolto emotivamente la platea, che ha continuato a manifestare interesse per tutto il tempo. Natalia Raione ha raccontato la storia di suo figlio Gabriele, ventenne con un basso funzionamento, che ha trovato nel Centro ABC il posto dove poter raggiungere piccoli grandi obiettivi. Mamma Natalia chiede che strutture come questa, che hanno trovato forma dopo diversi anni e che sono uniche sul territorio perché specialistiche e non sanitarie, devono continuare a vivere. Questa opportunità, carica di amore, data da settembre al figlio non può essere vittima di finanziamenti mancanti o cambiamenti politici. Francesco Iuliano, papà del piccolo Mario, racconta delle carenze di un sistema di Neuropsichiatria Infantile, di viaggi fuori regione e di realtà che, per buone prassi, dovrebbero essere importate, ma soprattutto del disagio economico che si crea alle famiglie, già colpite da una diagnosi così importante.

È stata poi la volta di sua Eccellenza Monsignor Maniago che ha inteso sottolineare l’unicità della Persona e non la sua eccezionalità legata ad una diagnosi, ma piuttosto il suo essere nel mondo legato al principio di appartenenza. Alla dottoressa Russo Giuseppina, Responsabile del Servizio di NPI di Catanzaro, il compito di un’analisi e riflessione sulla situazione provinciale e regionale dei servizi, su quanto si fa e sulla carenza del personale e della formazione che non è garantita.

Ai Servizi hanno accessi per 600 utenti, ma solo il 10% viene soddisfatto e la rete quindi assume un’importanza fondamentale nella collaborazione tra pubblico e privato. Il Comune di Catanzaro, rappresentato dalle Assistenti Sociali Folino e Galiano e dal Dirigente, dott. Ferraiolo, ha raccontato quanto finora è stato fatto in direzione della disabilità e in particolare dell’Autismo, con un focus particolare sul lavoro del Centro Polifunzionale ABC di Catanzaro, gestito dalla Fondazione Città Solidale. Le istituzioni presenti, gli Assessori Regionali e Comunali alle Politiche Sociali, i Sindaci dei Comuni di Soveria Mannelli, dott. Chiodo e Lamezia Terme, dott. Mascaro, hanno presenziato l’incontro e risposto alle domande di operatori e caregiver. In particolare l’Assessore Pino del Comune di Catanzaro ha preso l’impegno per la prosecuzione del Centro e l’Assessore Staine ha comunicato la programmazione e dunque la stabilizzazione di ingenti somme per le politiche sociali e a sostegno delle famiglie delle persone con disabilità. Le parole, però, più rassicuranti sono state quelle di Padre Piero Puglisi che ha spiegato il motivo che ha spinto la sua grande realtà ad aprirsi e specializzarsi sull’autismo e ha comunicato ufficialmente che, il centro potrà subire una pausa estiva, ma che se non ci fossero risposte immediate dalle istituzioni, sarà la Fondazione a garantire la prosecuzione del progetto fino alla fine del 2024. Al Presidente di Città Solidale e al prof. Antonio Viscomi, il compito di concludere la giornata formativa, con l’auspicio di continuare a fare rete per conoscere e costruire consapevolezza.

Fonte: La Nuova Calabria 

Stampa o condividi