La Commissione europea ha presentato una prima stesura di massima del pilastro europeo dei diritti sociali preannunciato dal Presidente Juncker lo scorso settembre avviando una vasta consultazione pubblica per raccogliere le opinioni e le osservazioni di altre istituzioni dell’UE, delle autorità e dei parlamenti nazionali, delle parti sociali, delle parti interessate, della società civile, degli esperti del mondo accademico e dei cittadini dell’Unione. L’iniziativa è rivolta alla zona euro, senza tuttavia escludere altri Stati membri che intendano aderirvi. La consultazione online si protrarrà fino alla fine del 2016.
Il pilastro europeo dei diritti sociali stabilirà una serie di principi fondamentali per sostenere mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale all’interno della zona euro, equi e ben funzionanti.
La consultazione avviata oggi è intesa ad effettuare una valutazione dell’attuale acquis sociale dell’UE per riflettere sulle nuove tendenze nell’organizzazione del lavoro e della società e per raccogliere opinioni e osservazioni sui principi individuati nella prima stesura di massima del pilastro. I risultati della consultazione contribuiranno alla sua stesura definitiva e permetteranno di individuare la portata dell’eventuale azione futura. La consultazione si protratta fino al 31 dicembre 2016 e la Commissione dovrebbe presentare la versione consolidata del pilastro europeo dei diritti sociali nella primavera del 2017.
Una volta adottato, il pilastro diventerà un quadro di riferimento per vagliare la situazione occupazionale e sociale degli Stati membri partecipanti e guiderà il processo di riforma a livello nazionale. In termini più concreti il pilastro fungerà da bussola per orientare la rinnovata convergenza all’interno della zona euro.