Il dossier – i più generosi tra i 45 e i 60 anni.
BANCA DEL SANGUE. IN ITALIA CALANO I GIOVANI DONATORI.
Mancano donatori di sangue. Domani ci sarà la giornata mondiale, l’occasione per ricordare cosa si può fare per invertire la tendenza. Sono soprattutto i giovani la fascia più restia a donare sangue. La generosità degli italiani viene allo scoperto solo quanto c’è bisogno di raccolte straordinarie per le emergenze, come nel caso dei terremoti. Poi tutto rientra nella normalità. La fascia di età più generosa è quella tra i 45 e i 60 anni.
Mentre sono in diminuizione i 18-35enni. Tra le cause individuate il precariato che limita la possibilità per un giovane di mantenere gli impegni e la sicurezza delle trasfusioni. Ma anche gli orari disagevoli per donare il sangue.
FONTE: Il corriere della Sera
AUTORE: Margherita De Bac
Il dossier – L’allarme
I GIOVANI NON DONANO PIU’ SANGUE.
La fascia più rappresentata è quella tra i 45-60 anni e non c’è ricambio generazionale dei volontari. Domani la giornata mondiale, ecco cosa si può fare.
ROMA – I quattordici giugno non è stato scelto a caso per celebrare in tutto il mondo i donatori di santue. Quel giorno, anno 1868, nacque a Baden in Austria il futuro premio Nobel Karl Landsteiner, padre di una scoperta epocale. Osservando gli effetti collaterali spesso maligni delle primissime trasfusioni, capì che il liquido che scorre nelle vene dell’uomo non è un’unica materia ma è costituito da diversi gruppi, A-B-O, incompatibili fra loro. Fu la svolta.
Oggi di donazione si parla solo quando manca il sangue e quando c’è bisogno di raccolte straordinarie, ad esempio in caso di disastri, come un terremoto. Allora la generosità degli italiani esce allo scoperto. Poi tutto rientra nella normalità, la gente dimentica questo semplice gesto. Mentre il sistema deve andare avanti. La campagna ministeriale proposta per domani è un invito a collaborare per “mantenere l’autosufficienza” in modo costante, cioè il numero di unità necessarie a soddisfare il fabbisogno.
Sostenuta da una delle migliori organizzazioni a livello Internazionale, la situazione in Italia è sotto controllo, difficile si verifichino situazioni di alta criticità. Però sta emergendo un problema da affrontare subito. Su un milione e 700 mila donatori, i giovani scarseggiano. Non c’è ricambio generazionale dei volontari che si recano ai centri per il prelievo periodicamente e non in modo occasionale. La fascia più rappresentata è tra i 45-60 anni mentre sono in diminuizione i 18-35enni.
Da cosa dipende? Aldo Ozino Caligaris, presidente di Fidas, una delle quattro grandi federazioni nazionali con Fratres, Cri e Avis (si aggiungono le associazioni spontanee, ad esempio quella attivissima della Polizia di Stato), individua due ragioni fondamentali: “Il principale motivo è il cambiamento della realtà occupazionale. C’è molto precariato e un giovane senza un impiego sicuro ha maggiori difficoltà a rispettare altri impegni”. Inoltre, la sicurezza trasfusionale: “Per donare bisogna tra l’altro non abusare di droghe e sostanze anabolizzanti, diffuse negli ambienti sportivi dove invece con una campagna mirata si potrebbero reclutare ottimi donatori sani”.
Giancarlo Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue, ritiene invece che i giovani “sarebbero disposti a seguire la periodicità se le strutture si adeguassero alla loro tempistica. Alcune restano aperte dalle 8 alle 10,30 per i prelievi, orari in cui è difficile liberarsi. Non tutte le Regioni hanno lo stesso grado di attenzione”.
Un altro dato da correggere è quello sullo spreco di sacche. Nel 2016 sono state eliminate per scadenza 36-278 unità di globuli rossi, quasi tremila in più rispetto all’anno precedente. Significa che occorre programmare le donazioni in base alle necessità.
E questo è compito delle associazioni che di volta in volta dovrebbero chiamare i volontari iscritti affinchè si rechino a donare la componente del sangue di cui c’è carenza. Il sangue scade dopo 42 giorni, il modo migliore per conservarlo è tenerlo nel corpo fino a quando va condiviso.
FONTE: Il corriere della Sera
AUTORE: Margherita De Bac