Si è tenuto, domenica 2 ottobre, nella suggestiva cornice del Museo della civiltà Contadina di Decollatura e alla presenza di un qualificato ed attento pubblico, il secondo appuntamento del ricco calendario di eventi programmati dal CASM e dai cinque Dipartimenti Salute Mentale e Dipendenze della Calabria.
Le manifestazioni dedicate al tema della Giornata della salute mentale 2022 “Rendere la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale” hanno preso il via lo scorso 16 settembre a Catanzaro e proseguiranno fino al 15 dicembre attraversando tutta la regione con il fermo obiettivo di rendere il “BENESSERE MENTALE” una “PRIORITÀ DI TUTTI”.
La scelta di trattare il tema “Tra emergenze vecchie e nuove: i bisogni urgenti del territorio” a Decollatura è stata determinata dall’urgenza di mettere in evidenza come in quella vasta area interna pedemontana, al pari di tutte le altre zone rurali e montane della Calabria, le criticità che si registrano nella rete dei servizi per la salute mentale sono ancora più gravi.
Criticità pienamente confermate da Raffaela Perri, Sindaca Comune di Decollatura, Michele Chiedo, Sindaco Comune di Soveria Mannelli, Andrea Nunnari, componente CASM e Filippo Sestito direttore del Centro Studi del CSV Calabria Centro che hanno rimarcato, nei loro saluti, la grande necessità di una struttura semiresidenziale e l’importanza strategica di una pianificazione territoriale dei servizi essenziali condivisa con i territori interessati e basata sui reali bisogni della popolazione.
Al centro della riflessione della giornata due significative ricerche, integralmente pubblicate sul periodico ICT Ed Magazine e sul sito web del CASM
La prima presentata da Luigi Macri, Presidente della APS Focus On e membro del CASM, centrata sul rapporto tra “Tecnologie e preadolescenti” che ha visto coinvolti 674 alunni, tra gli 11 e 14 anni, di sette Istituti Comprensivi calabresi, ha messo in evidenza i rischio da Internet Addiction Disorder si presentano alti anche nella nostra regione a prescindere dalla condizione sociale di appartenenza.
La seconda ricerca, coordinata da Francesca Rubbettino e Andrea Nunnari, sotto la supervisione scientifica di Bernardo Grande, tutti membri del CASM, finalizzata alla rilevazione dei reali bisogni di cura e assistenza delle famiglie e dei soggetti gravati dalla malattia psichiatrica. I dati provenienti da un campione composto da 87 soggetti (paziente o familiare) dislocati in 25 comuni ricadenti quasi integralmente distretto sanitario di Catanzaro sono stati illustrati dalla stessa Rubbettino che oltre a sottolineare l’alto livello di insoddisfazione per i servizi, pubblici o privati, che operano per la salute mentale ha messo in evidenza i maggiori bisogni degli intervistati che chiedono prioritariamente progetti individuali di inclusione sociale, di inclusione lavorativa, una presa in carico precoce e percorsi di riabilitazione efficaci.
Il quadro dei bisogni che chiedono risposte immediate dalla politica sanitaria è stato ulteriormente arricchito dall’intervento di Rita Ciciarello, membro del CTS del CASM che, da giurista e amministratore tutelare, ha esposto in modo esaustivo e chiaro i diritti garantiti a livello costituzionale e normativo, ma che ancora risultano essere poco o per niente attuati quale ad esempio il diritto alla deistituzionalizzazione per mancanza di strutture intermedie.
Molto apprezzato anche l’intervento di don Francesco Farina dell’Ufficio di Pastorale della Salute della Diocesi di Lamezia Terme, che ha offerto spunti di riflessione che aprono ad un clima di speranza, di fiducia e di nuove collaborazioni.
Mimma Caloiero, direttrice del Dipartimento Materno Infantile dell’ASP di Catanzaro a cui fanno capo anche i servizi di neuropsichiatria infantile ed i consultori familiari, nell’esprimere gratitudine per l’iniziativa, ha ampiamento confermato il quadro delineato, sottolineando come la grave carenza di personale, soprattutto di psicologi e assistenti sociali, compromette la funzionalità dei servizi di prevenzione e presa in carico di piccoli pazienti che presentano problematiche di natura psicologica e o neuropsicologica. Ha anche espresso piena soddisfazione per il tavolo tecnico istituito dalla Direttrice del DSMD dell’ASP di Catanzaro, Rosina Manfredi, per garantire protocolli di continuità delle cure dall’età pediatrica a quella adulta.
Rosaria Brancati, presidente del CASM, dopo aver ringraziato Tonino De Marco per la puntuale conduzione dei lavori e Rosina Manfredi, per l’impegno profuso nella definizione del programma regionale, ha messo in evidenza come la costruzione di percorsi comuni per la promozione della salute mentale e la lotta allo stigma hanno di fatto abbattuto i muri della diffidenza creando nuove e più ampie alleanze territoriali.
La mattinata, dopo i saluti della direttrice Manfredi, si è conclusa nella piazza antistante il Museo con un allegro e coinvolgente laboratorio di musicoterapia di comunità condotto dalla musicoterapeuta Francesca Rubbettino.
Rosaria Brancati – Presidente CASM