Sono più di 91 milioni le risorse che il Governo, in attuazione del Codice del Terzo Settore, ha messo a disposizione per sostenere, anche attraverso le Reti associative, iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni comprese tra gli enti del Terzo Settore.
“Proprio oggi – annuncia il Sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba – è stato pubblicato l’atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e il relativo Avviso pubblico per gli enti interessati a presentare progetti di rilevanza nazionale per lo svolgimento di attività di interesse generale”.
Le risorse sono così ripartite:
a) 10 milioni, a carattere rotativo, per programmi di investimento degli enti associativi e delle fondazioni del Terzo settore;
b) circa 45 milioni per progetti di rilevanza nazionale da presentare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro l’11 dicembre 2017;
c) 26 milioni per progetti di rilevanza locale che, entro dicembre 2017, saranno ripartiti alle Regioni mediante appositi accordi di programma affinché vengano destinati, con avviso pubblico, agli enti associativi di Terzo Settore che operano nel territorio regionale di appartenenza;
d) 7,75 milioni di euro, in forma di contributi per l’acquisto di autoambulanze e autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali, per gli enti che operano nel campo socio sanitario;
e) 2,58 milioni di euro per le associazioni di promozione sociale di cui alla Legge 476 del 1987 che promuovono l’assistenza di soggetti con particolari forme di svantaggio.
“Si tratta – continua Bobba – del primo importante provvedimento applicativo della riforma del Terzo Settore. Un modo concreto per sostenere quelle realtà associative che decidono di investire sull’innovazione sociale, utilizzando anche le risorse messe a disposizione dalla recente legislazione”.
In particolare, i progetti di rilevanza nazionale, finanziati con un importo di circa 45 milioni di euro, dovranno essere destinati, tra l’altro: al contrasto dello sfruttamento del lavoro nero e del fenomeno del caporalato; allo sviluppo della cultura del volontariato tra i giovani; all’integrazione dei migranti; allo sviluppo e al rafforzamento delle reti associative del Terzo Settore; all’inserimento lavorativo delle fasce deboli della popolazione, nonché alla creazione di forme di welfare di comunità.
“Con questo provvedimento – conclude Bobba – la riforma del Terzo Settore entra pienamente nella fase attuativa. Entro l’anno, saranno emanati altri importanti atti amministrativi riguardanti la costituzione dell’Organismo nazionale di controllo dei Centri di servizio del volontariato e l’istituzione del Consiglio Nazionale del Terzo settore. Così come, ben presto, sarà sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Ministero del Lavoro e diverse amministrazioni territoriali e statali per l’avvio del Social bonus”.
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