Borgia – Un’associazione gestirà la biblioteca comunale

Un’associazione gestirà la biblioteca comunale

Borgia

C’è la possibilità per le associazioni, che hanno sede a Borgia, di gestire la biblioteca comunale. La possibilità è stata messa nero su bianco nella delibera che la giunta comunale ha approvato e con la quale ha incaricato il responsabile dell’area amministrativa dell’individuazione dell’associazione che avrà il compito di gestire il servizio bibliotecario. La delibera ha previsto una spesa di 5mila euro disponibile nel bilancio di previsione per l’esercizio 2019. Gli uffici, secondo l’indirizzo della giunta, dovranno procedere tramite una manifestazione d’interesse alla quale le associazioni interessate potranno partecipare. Una decisione che la giunta ha assunto alla luce dell’importanza che l’attività della biblioteca comunale riveste quale luogo di incontro e scambio interpersonale, oltre che naturalmente come luogo di lettura.

«Abbiamo ritenuto indispensabile – ha spiegato l’amministrazione – favorire la frequentazione di tale spazio, nonché stimolare l’aggregazione di gruppi e di soggetti che possano avere un comune interesse in attività di carattere culturale».

Potrebbe essere la volta buona, a distanza di anni dalla chiusura della biblioteca dopo il suo trasferimento a palazzo Calogero, per restituire alla comunità un piccolo, ma prezioso presidio per la crescita e la promozione culturale. Per tanti anni, nella precedente sede, il servizio di biblioteca è stato assicurato con continuità e regolarità, per poi interrompersi perché all’interno della pianta organica del Comune non vi era personale da destinare alla sua gestione. Durante la fase commissariale dell’ente, la Pro loco dell’epoca aveva proposto alla terna di essere disponibile a tenere aperta la biblioteca nella nuova collocazione di palazzo Calogero, ma la proposta non andò in porto. Poi furono avviati i lavori di ristrutturazione dell’edificio ed oggi l’amministrazione ci prova affidandosi alle associazioni.

le.va.

Delibera per individuare la onlus che potrà occuparsi del servizio

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