BRIATICO Proposto un tavolo tecnico cui invitare rappresentanti delle istituzioni e dei sodalizi
ECCO i progetti di “Dopo mamma e papà”
L’attiva associazione elenca tutte le iniziative messe in cantiere in ambito sociale
di GIUSY D’ANGELO
BRIATICO-Ha partecipato anche l’associazione di volontariato “Dopo mamma e papà” ai due incontri programmati a Lamezia dal titolo. “Percorso formativo Progettazione sui fondi strutturali europei 2014/2020. Il sodalizio diretto da Teresa Scarmato, infatti, ha aderito insieme a numerose associazioni del territorio alle giornate formative aventi come finalità la programmazione, la raccolta di idee e d i percorsi per promuovere l’inclusione sociale e per combattere la povertà e le forme di discriminazione. Sull’esito delle iniziative si è espresso lo stesso presidente: Si è trattato di un momento di confronto con le altre associazioni (tra quelle del Vibonese: Adet, Aido, I Care Pizzinni, Anteas, Da donna a donna, Mi piaci) e con le istituzioni – ha spiegato la Scarmato aggiungendo – la Regione si è posta, tramite l’assessore Federica Roccisano, in una posizione di apertura mei confronti del mondo associazionistico. E’ stata evidenziata la necessità di comprendere i bisogni delle comunità per offrire risposte efficaci, In questa direzione la “Dopo mamma e papà” intende raccogliere l’invito della Regione e valutare la possibilità di unire le forze del territorio per una programmazione più incisiva». Per fare ciò, entro il mese di febbraio, l’associazione briaticese promuoverà un ulteriore incontro con le realtà associative esistenti e con i rappresentanti delle amministrazioni locali. La riforma del terzo settore, infatti, prevede il coinvolgimento delle associazioni da parte degli enti pubblici nella programmazione dei servizi. Per questo, ulteriori spunti potranno nascere da quanti operano quotidianamente nel sociale: Le idee non mancano e stiamo concentrando le energie per proseguire verso tanti progetti, su tutti quelli “Centro diurno” e “Casa alloggio”, con ancora più consapevolezza. Ma prima di partire da soli – tenendo sempre in considerazione ciò che manca alla nostra comunità – vorremmo rondere partecipi di questo nostro sogno le altre associazioni». Non solo. I bisogni dei cittadini in difficoltà, del disabile e delle loro famiglie possono emergere solo tramite il Confronto, Così come le possibili soluzioni. Solo in caso di esito negativo e dinanzi a scenari “sterili” di iniziative procederemo da soli verso i nostri obiettivi.