Buone prassi al Centro Diurno di Catanzaro

Venerdì  scorso, presso il Centro diurno del CSM di Catanzaro, si è vissuta una bella ed allegra giornata di festa e di intense emozioni per gli utenti, l’equipe del servizio e la dirigente del Dipartimento salute mentale e dipendenze,  Rosina Manfredi,  alla cui presenza è stato consegnato in dono dall’associazione “Don Pellicanò” –rappresentata dalla vicepresidente Caterina Iuliano- un nuovo e moderno pirografo.
Lo strumento è utilizzato per la decorazione del legno nell’ambito delle attività offerte dal servizio riabilitativo di cui è responsabile  Luigia De Stefano, coadiuvata dal team composto da  Fabrizio Tavano, Giulia Cavaliere e Rosalba Bruno.
Il Centro diurno di Catanzaro, sito in via Bellavista,nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, ha continuato ed implementato nell’anno 2020-21 le attività psicosociali volte all’inclusione socio-lavorativa dei giovani con disagio psichico .
C’è da sottolineare che sono molteplici le iniziative del Centro, presso cui opera in regime di convenzione anche l’associazione “Libellula Afasp”, la quale anima un laboratorio di musicoterapia ed uno di erboristeria.
Come ha evidenziato  Rosina Manfredi ,la collaborazione delle associazioni con i Centri di salute mentale rappresenta oggi , sul nostro territorio, una  buona prassi di integrazione fra il servizio pubblico e il terzo settore in favore di giovani con difficoltà psichiatriche e le loro famiglie . La dirigente ha auspicato che questa  proficua forma di lavoro di rete, sotto l’egida del Dsmd,  porti ad  implementare le attività psicosociali nei propri servizi territoriali per sostenere il diritto di partecipazione comunitaria e di cittadinanza dei pazienti.
La responsabile De Stefano ha poi voluto ribadire come ogni azione portata avanti nel Centro diurno costituisca non già un momento di svago o di generica utilità, ma sia  un tassello rilevante  per la recovery di ciascun utente, in quanto inserito in un percorso terapeutico significativo ed attentamente guidato e monitorato.
Anche qualcuno dei giovani utenti ha preso la parola per descrivere la propria esperienza all’interno del gruppo esprimendo la gioia di sentirsi accolti, di poter imparare ed accrescere la propria autostima e dimostrare che ciascuno di loro è una risorsa per la collettività .
 

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