Fa tappa anche in Calabria Capacit’Azione, il programma di formazione promosso dal Forum Terzo settore Lazio in collaborazione con CSVnet, Forum nazionale del terzo settore e un’ampia rete di partner, realizzato con i fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’obiettivo è quello formare 1400 esperti italiani sulla riforma del terzo settore. In Calabria hanno confermato la propria presenza al primo modulo oltre 80 partecipanti, tra formatori, funzionari pubblici e dirigenti del terzo settore. Una cifra che ha superato di gran lunga le aspettative degli organizzatori e che ha sottolineato il coinvolgimento degli addetti ai lavori su questa importante tematica che è stata approfondita da Pierluigi Consorti dell’Università Pisa e Paolo Beni, già relatore in Parlamento della Riforma Terzo settore. Presente fra gli altri , Gianni Pensabene, portavoce del Forum del Terzo settore della Calabria e Luciano Squillace, vice presidente nazionale di CsvNet. Non poteva mancare la provincia di Crotone con la partecipazione di rappresentanti di diverse associazioni e cooperative. Il progetto ha preso il via a Lamezia Terme avviato anche in tutta Italia con oltre 200 incontri formativi. L’intento del progetto è quello di “di offrire una chiave di lettura comune sulla legge 106 del 2016 e l’insieme di atti legislativi che riorganizzano il funzionamento e la struttura delle principali espressioni dell’impegno sociale senza scopo di lucro.” Capofila del progetto, come dicevamo, il Forum Terzo settore Lazio in collaborazione con il Forum nazionale del Terzo settore e Csvnet e con la partnership di Anpas, Anteas, Arci, Auser e Cdo-Opere sociali. Al progetto Collaboratori di sistema sono Acli, Anci Lazio, Anffas, Associazione Pro Bono, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie. Un’iniziativa che aveva previsto la partecipazione in Calabria di soli cinquanta operatori del sociale, ma che in realtà ha visto in quel di Lametia Terme, una numero di gran lunga maggiore e che richiederà, da parte di chi deciderà di seguire tutto il processo formativo, un impegno costante e serio, in quanto saranno chiamati a loro volta a formare gli ETS e diffondere i principi della nuova legge.. Un progetto quindi rivolto agli operatori del no profit che a loro volta saranno chiamati a formare gli enti di terzo settore sulle novità previste dalla riforma, in continuo aggiornamento. Coinvolti anche molti funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione. I lavori sono stati introdotti da Mauro Giannelli, esperto formatore ed estensore del progetto. Un meccanismo a cascata “per raggiungere tutti i soggetti interessati agli adeguamenti previsti dalla nuova legge – circa il 70% del totale – e in particolare i circa 100mila coinvolti nelle modifiche statutarie”. “Dalla gestione fiscale e amministrativa degli Ets al tema della sussidiarietà, dai beni comuni alla finanza sociale, dalle forme di convenzionamento alla trasparenza, dalle regole di funzionamento della vita associativa al ruolo dei centri di servizio per il volontariato: in programma otto unità didattiche, macro aree funzionali e strategiche per la vita e lo sviluppo degli Ets su cui la riforma interviene radicalmente. Una formazione di qualità, quella prevista da Capacit’Azione, grazie al lavoro di decine di docenti e di uno staff di oltre 40 persone, garantita da un’équipe scientifica di alto livello. Il percorso di Capacit’Azione in Calabria, consta di 8 moduli formativi. Il primo, che si è svolto a Lamezia Terme il 9 febbraio scorso, presso la fattoria “I Risi” ed ha avuto come titolo “Contesto, senso e obiettivi generali della riforma”. Nel corso dell’incontro sono emerse le positività della riforma che finalmente ottiene un suo riconoscimento legislativo e normativo, ma a ha anche evidenziato alcune criticità che la riforma ancora non ha chiarito. Nel complesso si può affermare che la riforma potrà costituire una grande opportunità per tutto il mondo del volontariato e del terso settore più in generale, nazionale e più specificatamente per quello calabrese, proprio nel momento in cui, si spera, si darà vita alla nuova riforma sul “welfare” che la Calabria attende da anni. Tutte le associazioni saranno chiamate entro il 2 agosto prossimo a verificare i propri statuti e adeguarli alle nuove normative, pena la non iscrizione al Registro Nazionale della Associazioni e quindi alla probabile esclusione dalla partecipazione a sovvenzioni, bandi e altro.
Oscare Grisolia