CATANZARO
Resta il nodo delle risorse In pochi anni un calo del 60%
I Csv sono in una fase delicata dal punto di vista finanziario. La vecchia legge sul volontariato stabiliva che le fondazioni bancarie versassero un quindicesimo degli utili ai Csv. «Il meccanismo ha dato risultati eccezionali fino al 2008 – spiega il direttore del Csv di Catanzaro, Stefano Morena -, ma con la crisi le fondazioni hanno subito una riduzione di produttività, che ci ha portato a lavorare con difficoltà a causa delle minori risorse, cercando di mantenere quelle umane oltre i servizi sul territorio». Il meccanismo non era scevro da squilibri e con la riforma del Terzo Settore si è cercato di superarli. Le fondazioni erano obbligate a destinare parte delle risorse nella propria regione. E le fondazioni erano soprattutto del Nord. «Per superare questo aspetto – continua Morena – è nato un meccanismo perequativo nazionale, oggi superato dalla riforma che prevede un fondo unico nazionale gestito dall’organismo di controllo che eroga ai Centri servizi in base a determinati parametri». La riforma prevede un livello di risorse garantito per il Sud, ma si colloca in un contesto che vede una riduzione progressiva delle risorse ai Csv di circa il 60%. «È un problema – commenta – specie dove c’è un iter di fusione come nel nostro caso, che impegna una serie di costi».
a.c.